Se ne parla sempre più spesso. Ne parlano soprattutto gli sportivi dopo un trauma, chi soffre di patologie degenerative come l’artrosi e cerca soluzioni non protesiche. E’ la medicina rigenerativa, una innovativa branca della medicina che cerca soluzioni biologiche riparative dei tessuti danneggiati nelle cellule del paziente.
Ma in cosa consiste esattamente? Intervistato per Ok Salute, ne parla il dottor Francesco Iacono, responsabile di Chirurgia Protesica e Ricostruzione Biologica Articolare di Humanitas San Pio X.
La medicina rigenerativa ha come obiettivo la riparazione di tessuti danneggiati attraverso la rigenerazione delle cellule del tessuto stesso che non viene sostituito, come avviene con le tecniche chirurgiche tradizionali – spiega il dottor Francesco Iacono -. La medicina rigenerativa si basa sull’utilizzo delle cellule staminali. L’interesse suscitato da queste cellule è vasto, specie se si pensa che tutto il nostro organismo viene creato proprio a partire da una di esse (lo zigote), non appena lo spermatozoo feconda l’ovulo.
Come funzionano le cellule staminali
Le cellule staminali sono cellule indifferenziate, quindi non ancora specializzate, che hanno la capacità di trasformarsi nelle diverse tipologie di cellule di cui è formato l’organismo (dalla pelle, al sangue, al cervello, eccetera) e autorigenerarsi. La capacitá di trasformarsi e specializzarsi nelle varie cellule dell’organismo si chiama “potenza”. Esistono vari tipi di potenza che caratterizzano le cellule staminali, che si suddividono in:
- totipotenti, capaci di produrre tutti i tipi di cellule e dare vita ad un intero organismo
- pluripotenti, in grado di originare tutte le cellule dell’organismo ma non l’organismo completo
- multipotenti, possono dare origine a un solo tipo di cellule
Le cellule staminali embrionali sono cellule pluripotenti, mentre le cellule staminali adulte sono multipotenti, ovvero parzialmente già specializzate. Quest’ultime sono quelle maggiormente utilizzate nella pratica clinica della medicina rigenerativa.
Medicina rigenerativa e ortopedia:
La medicina rigenerativa trova applicazione nel trattamento delle patologie articolari, sia post-traumatiche, ad esempio gli infortuni sportivi, sia degenerative (artrosi). «La terapia con cellule staminali – prosegue l’esperto – si è rivelata utilissima nell’artrosi per rallentare il processo degenerativo della cartilagine articolare, ridurre la limitazione funzionale ed eliminare il dolore artrosico.
Infatti, le cellule staminali, una volta prelevate dal paziente e infiltrate nella sua articolazione malata, hanno la proprietà di ridurre l’infiammazione e stimolare la risposta immunitaria dell’organismo, favorendo anche la produzione di fattori di crescita che favoriscono il trofismo (tono) muscolare. Tuttavia, va ricordato che questo tipo di terapia non è risolutivo e la durata dei benefici per il paziente corrisponde a circa 2 anni, ma può variare da persona a persona».
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