Sia che si tratti della menopausa fisiologica che le donne sperimentano con l’avanzare dell’età, sia che si tratti di menopausa indotta da chirurgica o da terapie oncologiche, i cambiamenti ormonali e del metabolismo si riflettono sulla composizione corporea e sull’apparato muscolo scheletrico. E mentre il grasso tende ad accumularsi sull’addome, ossa e muscoli perdono la loro massa e forza, specie se prima della menopausa la donna conduceva una vita sedentaria.
Cosa fare contro perdita di massa muscolare e osteoporosi in menopausa?
Ne parliamo con la dottoressa Emanuela Raimondo, responsabile dell’Ambulatorio Osteoporosi di Humanitas per lei e la dottoressa Maria Bravo, biologa nutrizionista di Humanitas San Pio X.
Sarcopenia e osteoporosi, cosa sono?
«I cambiamenti ormonali in menopausa sono tra le cause sia della ridistribuzione del grasso che porta la donna a veder cambiare il proprio corpo, aumentare il peso e la massa grassa, specie a livello addominale, sia della perdita di massa muscolare e di densità ossea – spiegano le esperte -. La perdita di massa muscolare, chiamata sarcopenia, non avviene in un solo momento: si stima che a partire dai 30 anni, la perdita degenerativa del tessuto muscolare sia del 3-8% ogni 10 anni, per poi accelerare con la menopausa. Lo stesso avviene con l’osteoporosi, ovvero la perdita di mineralizzazione ossea che porta alla riduzione della densità delle ossa e alla loro fragilità».
Non solo fragilità ossea: cosa accade in menopausa?
«Le donne sono soggette a sviluppare sarcopenia e osteoporosi prima e con più frequenza degli uomini – prosegue la dottoressa Raimondo -. Tuttavia, con l’inizio della menopausa, il declino della massa muscolo-scheletrica, e quindi anche della forza fisica, accelera. Come dimostrano diversi studi, quando sarcopenia e osteoporosi si sviluppano insieme, e quindi si instaura quella condizione clinica chiamata osteosarcopenia, la persona si trova ormai in una situazione di aumentata fragilità generale, specie per la donna in post-menopausa. Osteoporosi e sarcopenia possono non dare sintomi, se non una evidente perdita della massa muscolare, ma espongono la donna a maggiori rischi di disabilità funzionale, cadute accidentali, fratture e mortalità generale. Tuttavia, osteoporosi e perdita di massa muscolare non sono inevitabili: grazie alla prevenzione, alla diagnosi precoce con esami specifici, alla cura dell’alimentazione in menopausa, e con uno stile di vita attivo, è possibile mantenere massa muscolare tonica e ossa forti».
Come mantenere muscoli e ossa forti in menopausa?
«Proprio la perdita di massa muscolo-scheletrica che accelera con la menopausa – spiega la dottoressa Bravo – contribuisce a ridurre ulteriormente l’attività del metabolismo, ovvero il consumo energetico durante il riposo e durante l’attività fisica. Di conseguenza aumenta la massa grassa, aumenta il rischio di sviluppare alterazioni del metabolismo dei lipidi (dislipidemie) e di sindrome metabolica (diabete), che possono portare a ipertensione e patologie cardiovascolari. Insomma, contenere la perdita di massa muscolare e di densità ossea, in realtà, non è solo una questione di muscoli, prevenzione dell’osteoporosi e delle fratture, ma di salute generale della donna in menopausa e postmenopausa.
Pertanto, come evidenziano gli studi raccolti in un recente lavoro di revisione sistematica della letteratura, la strategia più promettente per mantenere e aumentare la massa muscolare e ossea in menopausa è senza dubbio l’allenamento di resistenza (camminata veloce, nuoto, bicicletta), insieme a un’alimentazione che prevede un’adeguata quantità di proteine animali e vegetali (carne bianca, pesce, legumi), di vitamina D (tuorlo d’uovo, salmone, sgombro, funghi), calcio (in particolare formaggio grana o parmigiano, latticini, yogurt, o bevande vegetali arricchite di calcio) e creatina, una proteina che serve a sviluppare massa muscolare, presente in carne e pesce, per aiutare a preservare questi tessuti durante la menopausa».
Visite ed esami
-
2.3 milioni visite
-
+56.000 pazienti PS
-
+3.000 dipendenti
-
45.000 pazienti ricoverati
-
800 medici