La diminuzione degli estrogeni che caratterizza la premenopausa e la menopausa, è alla base di molti disturbi. L’aumento del peso e del girovita, a causa di un aumento del grasso viscerale, è spesso motivo di disagio per la donna che, pur non modificando le proprie abitudini alimentari, tuttavia inizia a vedersi con qualche chilo di troppo. Perché si aumenta di peso e cosa fare? Ne parliamo con la dottoressa Maria Bravo, nutrizionista di Humanitas San Pio X.
Perchè si aumenta di peso in menopausa?
«Il cambiamento del metabolismo basale conseguente alla riduzione dei livelli di ormoni circolanti, ha come effetto un minor dispendio calorico – spiega l’esperta -. A parità di cibi consumati, quindi, con la menopausa l’organismo consuma meno calorie e di conseguenza la donna aumenta di peso e cambia la ridistribuzione del grasso corporeo. Tuttavia, l’aumento del grasso viscerale (la pancetta), può essere una sentinella di alterazioni della funzione dell’insulina. Di conseguenza, l’aumento della circonferenza vita dovrebbe essere considerato un campanello d’allarme della possibilità che si verifichino alterazioni glicemiche e, dunque, una maggiore predisposizione allo sviluppo della sindrome metabolica.
Inoltre, la riduzione dei livelli di estrogeni sono anche la causa di una riduzione della motilità intestinale, con un rallentamento del transito intestinale e dunque una maggiore probabilità di fenomeni di fermentazione e meteorismo, oltre che una maggiore predisposizione allo sviluppo di intolleranze alimentari».
Cosa fare se si aumenta di peso in menopausa?
«Fin dalla premenopausa è importante prepararsi a questi cambiamenti – sottolinea la nutrizionista -, e imparare a tenere sotto controllo i campanelli d’allarme. Ad esempio, la circonferenza del girovita non dovrebbe superare gli 80 cm, per non aumentare anche il rischio cardiovascolare che con la menopausa tende già ad aumentare. Inoltre, lo stile di vita andrebbe modificato tenendo in considerazione le caratteristiche individuali della donna, e non aderendo a programmi dietetici non adatti all’età e al proprio metabolismo.
In generale, però, si può dire che con una buona idratazione (almeno 1,5 litri di acqua al giorno) e aumentando gli alimenti ricchi in fibre provenienti da verdura, legumi, cereali integrali, frutta che favoriscono il senso di sazietà, è possibile aiutare la motilità intestinale, contribuire a un buon controllo glicemico, e ridurre anche le probabilità di aumentare di peso. Fondamentale però è aggiungere il movimento, con attività fisica regolare, per favorire il metabolismo basale e mantenere un buon rapporto tra assunzione e consumo di calorie che deve essere sempre bilanciato. Infine, da valutare anche la possibilità di integrazione con probiotici e prebiotici per il benessere intestinale e del microbiota».
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