Nei mesi estivi, il principale nemico dei neonati e dei bambini piccoli è il caldo, insieme all’umidità che fa aumentare la percezione del calore. I neonati e i bambini piccoli non hanno ancora sviluppato i meccanismi di regolazione corporea della temperatura, e sono più a rischio del colpo di calore. Per questo motivo, è importante sapere cosa fare e come comportarsi in caso di caldo eccessivo.
Ne parliamo con il dottor Fabrizio Ciralli, responsabile di Neonatologia e Patologia Neonatale di Humanitas San Pio X.
Quando il caldo diventa un problema?
In qualunque ambiente, esterno o interno, i neonati e i bambini più piccoli, esposti alle alte temperature estive possono andare incontro a un rapido aumento della temperatura corporea. Il calore può diventare un problema quando i bambini molto piccoli manifestano segni di sofferenza da stress quali ad esempio pianto inconsolabile, minore reattività agli stimoli, come ad esempio ai giochi o alla voce, e minore vivacità, labbra asciutte, pelle fredda, brividi e anche vomito.
Se i genitori o chi si occupa del bambino, riconoscono i segni del colpo di calore ed intervengono in modo adeguato, lo stress da calore si può risolvere in qualche ora e senza problemi per il neonato. Se però lo stress da calore si prolunga nel tempo senza che nessuno intervenga adeguatamente, i segnali di stress da calore possono diventare sintomi più grave come febbre (iperpiressia), difficoltà respiratoria, convulsioni, assenza di reattività agli stimoli (apatia) e disidratazione. Con questi sintomi è fondamentale rivolgersi immediatamente al più vicino pronto soccorso.
Calore: come comportarsi ?
Quando per il caldo, il bambino inizia a dare segnali di stress, è importante idratare e raffreddare l’organismo nel modo più naturale ed efficace possibile. È fondamentale aumentare la ventilazione di un ambiente chiuso con l’aria condizionata, oppure portare il bambino in un ambiente areato e all’ombra se si trova all’aperto; inoltre, se è possibile fare un bagnetto con dell’acqua fresca per ridurre il calore accumulato.
È necessario idratare il neonato/lattante con latte materno o formulato o con acqua a piccoli sorsi nei bambini più grandi. In caso di comparsa di febbre superiore ai 38° somministrare un antipiretico, quale il paracetamolo o l’ibuprofene e se il bambino non migliora o mostra disturbi della coscienza è importante far visitare il bambino al pediatra o portarlo al pronto soccorso.
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