Nel nuoto gli infortuni sono più rari rispetto ad altri sport, ma bisogna comunque fare attenzione. In particolare, in chi è poco allenato oppure, al contrario, in chi nuota a lungo e in modo intenso in piscina, possono insorgere problemi alla spalla. Si tratta di una lesione così comune tra i nuotatori da aver guadagnato il nome di spalla del nuotatore. Cosa fare se la spalla fa male mentre si nuota? Ne parliamo con il dottor Vittorio Di Giacomo, Responsabile di Traumatologia dello Sport di Humanitas San Pio X.
Dolore alla spalla: quale può essere la causa?
«Nel nuoto, così come in altri sport che richiedono movimenti ripetitivi delle braccia al di sopra della testa, le spalle possono andare incontro a lesioni da sovraccarico – spiega l’esperto -, la cui causa è un lavoro eccessivo a cui sottoponiamo alcune strutture della spalla, come la cuffia dei rotatori e i muscoli della scapola. Se si pensa che un nuotatore non professionista può compiere una media di 12 bracciate per completare una vasca da 25 metri, i movimenti di rotazione eseguiti per compiere 20 vasche (l’equivalente di 500 metri a nuoto) sarà di 240 rotazioni complete della spalla. Eseguire il gesto del nuoto correttamente e non improvvisare stili di nuoto “personali”, è importante per ridurre il rischio di sentire dolore. Altrettanto importante è non esagerare con la frequenza degli allenamenti e rispettare il tempo di riposo».
Spalla del nuotatore: cosa significa?
«Per spalla del nuotatore si intende una patologia di tipo infiammatorio a carico dei tendini della cuffia dei rotatori o della borsa, ovvero la struttura situata tra la cuffia e l’osso acromiale (l’acromion), che contiene il liquido sinoviale responsabile della fluidità del movimento della spalla – prosegue il dottor Di Giacomo -. Chiamata anche sindrome da impingement o sindrome da conflitto subacromiale, la spalla del nuotatore è un disturbo frequente negli stili di nuoto quali stile libero e farfalla. Ad ogni bracciata, lo spazio tra cuffia dei rotatori e acromion si assottiglia; questo può causare uno sfregamento dell’osso contro i tendini o la borsa responsabile di dolore, gonfiore e difficoltà ad alzare o abbassare il braccio».
Cosa fare se la spalla fa male?
«Alla comparsa del dolore di tipo infiammatorio, è importante il riposo del braccio evitando di nuotare, ma anche di fare movimenti ampi e sforzi eccessivi con la spalla – sottolinea l’esperto -, il ghiaccio posizionato sulla parte dolente per 10 minuti più volte al giorno. Non è invece necessario immobilizzare l’arto, a meno che non venga consigliato da uno specialista, a cui rivolgersi anche per l’eventuale assunzione di farmaci antinfiammatori e antidolorifici. In caso il dolore non passi in qualche giorno, è raccomandabile rivolgersi all’ortopedico per una visita specialistica al fine di valutare l’entità dell’infiammazione e della lesione. Infatti, per risolvere il dolore e ridurre l’infiammazione grave possono essere necessarie terapie specifiche di tipo conservativo (infiltrazioni di cortisonici, programma di riabilitazione) oppure, nei casi in cui l’impingement abbia creato anche lesioni dei tendini della cuffia dei rotatori, vanno valutate terapie di tipo chirurgico in artroscopia per la riparazione del danno».
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