L’osteoporosi in menopausa è comune a oltre 9 donne su 10. Il fatto che sia una patologia frequente tra le donne in menopausa non significa che non si possa prevenire. Anzi. Come rilevano gli esperti, la prevenzione dell’osteoporosi è in genere più efficace del trattamento, dal momento che è più facile prevenire la perdita di densità ossea che ripristinare la densità una volta perduta.
«L’osteoporosi, caratterizzata da osteopenia, ovvero la perdita di densità ossea, è frequente in menopausa a causa della rapida diminuzione di estrogeni – spiegano i medici radiologi del servizio di Radiologia di Humanitas San Pio X. – Questo, insieme ad altri fattori tra cui carenze di calcio o di vitamina D, cattive abitudini come il fumo di sigaretta, il forte consumo di alcol e caffè, la sedentarietà, la familiarità, la struttura esile o la bassa statura, può contribuire ad aumentare ancor più l’osteopenia, aumentando il rischio di fratture accidentali e, nei casi più gravi, spontanee. L’esame diagnostico più specifico a riguardo è la MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata) con tecnica DEXA (Dual Energy X-ray Absorptiometry) in grado di valutare la densità minerale ossea delle zone esaminate e quindi la salute delle ossa. Questo permette, se presenti uno o più fattori di rischio, di intervenire in modo specifico con integrazioni di vitamina D e calcio, senza trascurare mai interventi di prevenzione sul corretto stile di vita quali una corretta alimentazione, l’attività fisica regolare con esercizi di resistenza (come camminare o fare le scale), smettere di fumare ed evitare un consumo eccessivo di alcolici e caffeina».
MOC: importante per la prevenzione delle fratture
La MOC è importante per determinare la predisposizione alla riduzione del contenuto minerale osseo e quindi all’osteoporosi. «Dal momento che i fattori di rischio per l’osteoporosi sono noti – continuano gli esperti -, la MOC con tecnica DEXA è un esame importante nella valutazione del rischio dell’insorgenza di fratture causate dalla osteopenia, indicato in particolare per:
- donne con fattori di rischio per l’osteoporosi (es: menopausa precoce)
- donne che hanno avuto pregresse fratture a basso impatto (ovvero provocate da un trauma lieve) anche in giovane età
- eccessiva magrezza (BMI ≤ 19 Kg/m2)
- adulti che soffrono di mal di schiena (non legati a patologie erniarie o artrosiche) o perdita di altezza di almeno 3 cm
- persone con riscontri all’esame radiografico (RX) di ossa rarefatte o con misconosciute fratture da compressione vertebrale
L’esame, non invasivo e della durata media di circa 10 minuti, utilizza pochissime radiazioni e consente di calcolare con precisione la densità minerale ossea a livello della colonna lombare, del femore prossimale (la parte della gamba più vicina al bacino), sedi dove più frequentemente si verificano le fratture, nonché a livello della totalità dello scheletro».
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