È normale che le persone affette da osteoporosi si preoccupino di assumere la terapia, evitare le fratture, monitorare pressione e peso, e fare esercizio fisico. Ma quando compare in giovane età, è normale preoccuparsi anche dell’impatto che l’osteoporosi potrebbe avere sulla propria vita sessuale.
Approfondiamo l’argomento con la dottoressa Emanuela Raimondo, chirurgo ortopedico e responsabile dell’Ambulatorio Osteoporosi di Humanitas San Pio X.
Perché l’osteoporosi può comparire in giovane età?
Si è in genere portati a pensare all’osteoporosi come una malattia delle ossa tipica delle donne in menopausa e degli anziani. In realtà, sebbene questa forma di osteoporosi, chiamata primitiva, sia la più comune, tuttavia nella sua forma chiamata secondaria, l’osteoporosi può comparire a qualsiasi età.
Sono molte le malattie croniche che aumentano il rischio di osteoporosi giovanile, come ad esempio malattie della tiroide (ipertiroidismo, ipertiroidismo), deficit dell’ormone della crescita, iperprolattinemia, malattie sistemiche autoimmuni, sindromi da malassorbimento, bronchite cronico ostruttiva (BPCO) e alcune malattie neuro-muscolari. Ma anche alcune terapie e farmaci (spesso usati in oncologia) possono influenzare direttamente o indirettamente la salute delle ossa.
La terapia ormonale o terapia endocrina somministrata in alcuni tipi di cancro al seno, ad esempio, bloccano i recettori oppure riducono la produzione di estrogeni, riducendo il rischio di recidiva tumorale. Il rischio di queste terapie, però, è l’insorgenza di osteoporosi perché, come nell’osteoporosi primaria, infatti, anche la forma secondaria è associata a livelli più bassi di ormoni sessuali, che svolgono un ruolo importante anche nella protezione delle ossa.
Quali sono i rischi dell’osteoporosi nella vita sessuale?
Non ci sono relazioni tra osteoporosi e desiderio sessuale, sebbene l’osteoporosi possa influire negativamente sulla qualità di vita della persona che ne soffre. In genere, però, vita sessuale regolare e osteoporosi possono convivere serenamente nella vita di una persona. Anzi, una vita sessuale sana può anche contribuire a migliorare la salute generale e il benessere psicologico.
Se la preoccupazione è associata alla fragilità delle ossa e al rischio di fratture da contatto, è bene sapere che, assumere correttamente la terapia per l’osteoporosi contribuisce a ridurre la perdita di massa ossea (con i bifosfonati) e preservare la densità ossea residua (con la terapia ormonale), in modo da bloccare o rallentare la progressione della malattia. Inoltre, modifiche dello stile di vita, come il cambiamento della dieta in modo da includere nutrienti specifici (calcio, vitamina D) e l’aggiunta di esercizi di resistenza alla routine di allenamento, insieme alla terapia, possono contribuire a migliorare la salute delle ossa.
Cosa può aiutare a migliorare la vita sessuale?
È bene ricordare che l’osteoporosi può avere un impatto psicologico oltre che fisico sulla donna. Pertanto, potrebbe essere utile instaurare un dialogo con un ginecologo specialista in sessuologia oppure uno psicologo.
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