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Padel: sicuro per le spalle?

La sua popolarità non si è fermata nemmeno durante la pandemia, e sta diventando uno degli sport più praticati sia in Italia che nel resto del mondo. «Il padel,  due giocatori, due racchette, una pallina, una rete e un piccolo campo recintato, è uno sport apparentemente semplice ma caratterizzato da rapidità e bruschi cambi di direzione, quindi ricco di insidie per l’articolazione delle spalle – ha spiegato  il dottor Vittorio Di Giacomo, Responsabile di Traumatologia dello Sport di Humanitas San Pio X durante il podcast SpORT di Humanitas -.

I gesti più pericolosi sono l’impugnatura scorretta della racchetta che può scatenare la problematica conosciuta come “gomito del tennista”, che ha ripercussioni negative sulla spalla in quanto la porta a un sovraccarico e di conseguenza a infiammazione dei tendini, ad esempio. Oltre a questo, tutti i gesti che superano l’altezza della testa sono pericolosi per l’articolazione della spalla, non essendo questi formulati come “naturali” per il nostro corpo. In particolare, la battuta e lo smash sono i gesti tecnici più rischiosi. Ovviamente, il modo per evitare problematiche non è astenersi da compiere il gesto atletico, bensì impararlo in modo corretto con l’aiuto dell’istruttore e svolgerlo in modo controllato durante il gioco»

Spalle, i problemi più comuni per i giocatori di padel

«I problemi più comuni riscontrati nei giocatori di padel sono le tendiniti e le borsiti, cioè rispettivamente le infiammazioni dei tendini della spalla e della borsa subacromiale – continua l’esperto – che si caratterizzano per il dolore che compare la notte dopo aver giocato. Un altro problema frequente sono le lesioni del capolungo del bicipite, un grosso tendine che passa al di sopra della testa omerale per fissarsi sulla scapola. Il movimento scorretto e ripetuto con cui si colpisce la pallina, specialmente se il gesto è molto veloce, fa sì che si possa rompere.

Si parla di lesione SLAP quando la rottura avviene nel punto in cui il capolungo del bicipite si inserisce nel labbro glenoideo, cioè l’anello fissato attorno al margine della cavità glenoidea nella scapola. Anche le lesioni dei tendini della cuffia dei rotatori possono essere frequenti nei giocatori di padel, a causa di movimenti scorretti ripetuti che possono anche creare un conflitto con l’acromion (l’osso a forma di uncino nella parte superiore longitudinale della spalla). Infine, un altro infortunio frequente è la lussazione di spalla che, paradossalmente, è molto rara nel tennis ma estremamente comune nel padel a causa delle barriere intorno al campo con cui spesso si scontrano i giocatori durante la partita».  

Se compare il dolore… non aspettare che passi

«Il dolore è il primo campanello d’allarme che ci fa capire che qualcosa non funziona a dovere – dice l’esperto -. Tuttavia, molte persone sono convinte di dover provare a tollerarlo, e continuano a fare attività nell’attesa che passi, magari prendendo degli antinfiammatori ma senza risolvere davvero la causa del problema. Invece – sottolinea il dottor Di Giacomo – non appena compare il dolore alla spalla bisognerebbe smettere di giocare e capire la causa che l’ha fatto insorgere. Da questo, infatti, dipende anche il tempo di riposo richiesto. Ad esempio, se il problema è l’affaticamento muscolare perché si gioca anche 4-5 volte alla settimana allora basta ridurre l’attività a 1-2 giorni.

Se invece il dolore è legato a un trauma, bisogna lasciare valutare lo specialista durante la visita ortopedica e seguire scrupolosamente le sue indicazioni, che potrebbero persino arrivare all’esecuzione di un intervento chirurgico in caso di lussazione. Se si sospetta una lussazione, molto importante è anche cercare di non risolverla da soli, facendo rientrare la spalla nella sua sede manualmente, ma rivolgersi o allo specialista o al pronto soccorso per eseguire gli esami diagnostici opportuni (radiografie)».

Con il riscaldamento, meno rischi di abbandonare il campo

«Per prevenire lesioni e infiammazioni alla spalla mentre si gioca a padel, un’ottima strategia è rivolgersi al proprio fisioterapista per imparare una routine di esercizi che sviluppino al propriocezione – conclude l’ortopedico – da svolgere prima di ogni partita. Oltre a questo, si possono svolgere degli esercizi di riscaldamento molto semplici, sfruttando la rete del campo e un elastico, che si basano sui movimenti di extrarotazione, intrarotazione e abduzione della spalla. In pratica, legando l’elastico alla rete e prendendone l’altra estremità in mano, si deve sollevare il braccio diagonalmente rispetto al corpo, senza mai superare la spalla. Questi movimenti vanno ripetuti 10-15 volte ciascuno e sono molto utili per riscaldare la spalla prima di iniziare a giocare».

Il Centro di Primo Intervento Ortopedico composto da un team multidisciplinare è dedicato a tutti i traumi ortopedici non urgenti. Garantisce un percorso di cura completo anche per eventuali diagnostica ed esami, intervento chirurgico, riabilitazione, visite di controllo.

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