Il pavimento pelvico si trova nella parte bassa del nostro corpo, nella zona del piccolo bacino, ed è costituito da una serie di legamenti, muscoli e tendini che “sostengono” gli apparati genito-urinario e anorettale.
Esso può andare incontro a svariati disturbi che possono coinvolgere diversi apparati: ritenzione e continenza urinaria, prolassi genito-urinari, rettali ed emorroidari, stipsi, defecazione ostruita, incontinenza fecale e dolore pelvico cronico.
Abbiamo chiesto al dottor Andrea Rusconi, chirurgo del Centro del Pavimento Pelvico in Humanitas San Pio X di Milano, quali sono gli esami che consentono di diagnosticare i disturbi del pavimento pelvico, che colpiscono soprattutto le donne e, in particolare, quelle sopra i sessanta anni di età.
Che cosa fare se si hanno problemi a livello di pavimento pelvico?
“Abbiamo a disposizione una serie di accertamenti volti a diagnosticare e a confermare quello che è il sospetto clinico, tenendo conto che l’anamnesi e la visita clinica rappresentano il principale step nella diagnostica di questo tipo di patologia”, risponde l’esperto.
Quali sono gli esami che permettono una corretta diagnosi?
Ci sono esami di tipo morfologico e di tipo funzionale.
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Esami di tipo morfologico
- colonscopia: permette di escludere le patologie più gravi che possono presentarsi con una sintomatologia analoga a quella delle affezioni più semplici che affliggono il pavimento pelvico;
- colon-tac: è un esame che in casi selezionati sostituisce la colonscopia, spesso può essere richiesto in aggiunta in caso di colonscopia incompleta. Può fornire informazioni complementari alla colonscopia tradizionale.
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Esami di tipo funzionale (permettono, cioè, di valutare la funzionalità degli organi del pavimento pelvico)
- manometria anorettale e prove uro-dinamiche, per lo studio della vescica e dell’anoretto;
- ecografia endoanale, ecografia endovaginale ed ecografia transperineale, per valutare tutte le strutture legamentose e muscolari che partecipano a questo complesso organismo.
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Esame sia di tipo morfologico sia funzionale (compiuto in maniera dinamica)
- colpocistodefecografia con studio seriato del tenue: tramite un esame radiologico con l’utilizzo di mezzo di contrasto, essa permette di poter valutare contemporaneamente quello che accade nel corso dell’evacuazione (e quindi in maniera sia statica sia dinamica) a livello degli organi pelvici (vescicale, uterino e rettale) e come questi compartimenti si possono influenzare nell’ambito delle patologie che possono colpirle.
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