Sono moltissimi e di tipo diverso i danni causati dal sole sulla pelle non protetta e, in alcuni casi, non si tratta di tumori. «Sebbene il più noto e aggressivo tra tutti i danni causati dall’esposizione non protetta al sole sia il melanoma – dice la dottoressa Marta Brumana, reponsabile di dermatologia di Humanitas San Pio X -, esistono altri tipi di tumori, più frequenti e meno noti del melanoma, tutti ottimi “mimi” in grado di assumere varie forme e colori, oltre a danni “minori” come le lentigo o macchie solari. Per esempio, tra i danni alla pelle, piccole lesioni rosa che possono sanguinare potrebbero indicare la presenza di un basalioma, chiamato anche carcinoma basocellulare, un tumore che in genere non dà metastasi ma ha invasività locale. Invece il tumore squamocellulare può essere invasivo e pericoloso, ed è spesso preceduto da cheratosi attiniche, ovvero lesioni squamose che possono manifestarsi anche con una crosta che appare, solitamente, in zone del corpo più esposte al sole come viso, orecchie, cuoio capelluto, labbra, dorso di mani e avambracci, spalle e collo. Questo genere di lesioni sono correlate all’esposizione solare, ovvero dipendono dalla quantità di esposizione solare non protetta, e sono molto comuni dopo i 60 anni. Infine ci sono macchie di valore estetico, come le lentigo solari, piccole macchie brune che di frequente compaiono negli anni sulle zone più esposte al sole, come volto, décolleté e dorso delle mani. In genere molto comuni e non pericolose, sono causate da quello che viene definito “fotoaging“, ovvero l’invecchiamento della pelle causato da eccessiva e prolungata esposizione ai raggi ultravioletti. Questo, durante tutta la vita, specie in chi ha un fototipo basso, ovvero un colorito di pelle chiaro, favorisce l’aumento della produzione e dell’accumulo di melanina sulla pelle, chiamata iperpigmentazione».
Attenzione a quella macchia. Dalla diagnosi alla prevenzione
Per prevenire i danni solari, sia legati al foto-invecchiamento sia al rischio di tumori della pelle, è importante effettuare controlli periodici dal dermatologo, soprattutto in caso di alterazioni cutanee sospette, e prevenire proteggendo correttamente la pelle dal sole durante tutto l’anno. «Quando compaiono macchie sulla pelle – continua la dermatologa – è errato pensare che sia normale. Sebbene in molti casi possano essere innocue, solo la valutazione del dermatologo con il dermatoscopio, una speciale lente, può definire la natura delle lesioni e dalla diagnosi definire il trattamento di cura o rimozione. Infatti, il basalioma o il tumore squamocellulare sono trattabili efficacemente in diversi modi, sia con la crioterapia che utilizza il congelamento con azoto liquido per eliminare il tessuto tumorale, sia non chirurgicamente, grazie a un’innovativa terapia chiamata fotodinamica che utilizza una speciale crema insieme a una particolare luce LED per colpire e distruggere le cellule tumorali. In merito alle macchie solari, invece, l’uso di innovativi laser permette di eliminare le macchie definitivamente. La prevenzione però è semplice da mettere in atto e riduce il rischio di danni cutanei durante tutto l’anno – conclude la dottoressa Brumana -. Se in autunno e inverno si possono usare makeup per le donne o creme idratanti anche per gli uomini che contengono già un fattore di protezione, negli altri periodi dell’anno gli accorgimenti da usare per allontanare il rischio di danni da fotoaging e patologie tumorali includono usare correttamente creme o spray ad elevato fattore di protezione (SPF) e con filtro di protezione anche per gli UVA, evitare di esporsi al sole nelle ore più calde (dalle 12.00 alle 15.00) e indossare abiti di cotone e cappello a tesa larga».
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