Le festività possono portare cambiamenti nell’alimentazione quotidiana, con effetti sulla digestione e senso di pesantezza.
Abbiamo chiesto al dottor Marco Dal Fante, Responsabile di Gastroenterologia ed Endoscopia, in Humanitas San Pio X alcuni consigli per affrontare l’inverno e le feste senza appesantire stomaco e intestino.
La buona digestione vuole sane abitudini tutto l’anno
Diversi studi hanno osservato un’associazione diretta tra la riduzione delle ore di luce durante l’inverno e una minor disponibilità di serotonina, un neurotrasmettitore importante per l’umore. Questo sembra essere alla base della depressione stagionale che in inverno colpisce circa il 6-10% della popolazione, soprattutto quella adulta femminile. Quando si avverte una deflessione del tono dell’umore, si tende a cercare conforto in cibi ricchi di zuccheri e grassi, più calorici e difficili da digerire rispetto ad alimenti sani quali frutta e verdura, e cereali integrali che invece non dovrebbero mai mancare neppure in inverno.
Porzioni ridotte e niente “pennichella”
Porzioni abbondanti, cibi troppo conditi e calorici tendono ad appesantire la digestione e aumentare la produzione di acido cloridrico. Questo si ripercuote su tutto il processo digestivo, che diventa più complicato e più lento. Da qui deriva la pesantezza post-prandiale, cioè dopo aver mangiato, che fa venir voglia di fare una pennichella dopo pranzo. Se ci si sdraia però non solo la digestione rallenta ma viene favorito anche il reflusso gastroesofageo occasionale, tipico degli eccessi a tavola.
Per evitare di peggiorare i sintomi della cattiva digestione, rallentando il processo digestivo e aumentando il senso di pesantezza allo stomaco, è meglio uscire a fare due passi anzichè cedere al richiamo del divano.
Visite ed esami
-
2.3 milioni visite
-
+56.000 pazienti PS
-
+3.000 dipendenti
-
45.000 pazienti ricoverati
-
800 medici