I musicisti sanno che, per avere le prestazioni migliori, lo strumento musicale deve essere trattato con cura. Ma sanno anche che la cura delle proprie mani, e in particolare delle dita, è necessaria per suonare al meglio. Ne abbiamo parlato durante il concerto educational “Maratona della musica in salute”, organizzato nel mese di maggio a Milano insieme alla Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, con gli specialisti di Chirurgia della Mano di Humanitas San Pio X.
Ogni musicista dovrebbe sapere che fare esercizi per le dita prima e dopo che si suona al pianoforte è importante sia per aumentare la flessibilità e migliorare la gestualità sulla tastiera e sulle corde, sia per prevenire traumi e lesioni quali tendiniti, sovraccarichi articolari, compressioni nervose come la sindrome del tunnel carpale o la compressione del nervo ulnare al gomito.
Guarda il video e scopri i consigli dei nostri specialisti per mantenere le dita allenate, performanti ed evitare spiacevoli infortuni.
Stretching
Come il maratoneta non affronterebbe mai un allenamento senza lo stretching prima di correre, anche un pianista non dovrebbe mai cominciare a suonare senza eseguire gli esercizi di riscaldamento per le dita. “All’inizio dell’attività – spiega la dottoressa Veronica Ponti, chirurgo della mano di Humanitas San Pio X -, gli esercizi di stretching permettono a muscoli, tendini e articolazioni di scaldarsi, ammorbidirsi e aumentare l’apporto sanguigno. Lo stretching va eseguito anche alla fine, perché la muscolatura ha bisogno di una fase di defaticamento, in modo da raffreddarsi nel modo adeguato ed evitare contratture e sovraccarichi. Gli esercizi vanno dal classico ruotare il polso con le dita delle mani intrecciate tra di loro, all’utilizzo di piccole palline di plastilina o strutture elastiche da manipolare tra le dita. Gli esercizi di riscaldamento e raffreddamento devono coinvolgere le dita il polso e i muscoli dell’avambraccio”.
Postura corretta
“La corretta postura è fondamentale per garantire una migliore esecuzione e un movimento più veloce e scorrevole delle dita sullo strumento – continua Eleonora Resnati, osteopata e fisioterapista di Humanitas San Pio X -. Inoltre, permette di ridurre l’affaticamento delle braccia e della schiena”.
In particolare, la postura corretta per chi suona il pianoforte è:
Schiena eretta
Natiche ben appoggiate sullo sgabello
Bacino mobile e in grado di spostare il peso da un lato all’altro
Scapole ben fissate al torace
Spalle abbassate e rilassate
Gomiti e polsi pronti ad accompagnare, con movimenti morbidi e appena accennati, lo scorrere delle dita sulla tastiera
Mani leggermente ruotate verso l’esterno, per raggiungere senza sforzo anche i tasti più lontani
Gambe libere di muoversi
Pause
«La maggior parte delle lesioni del pianista sono dovute a over-use, ovvero sovraccarico prolungato delle dita, delle strutture muscolari e tendinee che le fanno muovere – spiega il dottor Girogio Pivato, responsabile di chirurgia della mano di Humanitas San Pio X -. Per evitare un eccessivo affaticamento delle mani, e quindi allontanare il rischio di traumi e lesioni, è sempre consigliato effettuare delle pause durante l’allenamento musicale, in modo da permettere a tendini e muscoli di riposare e ritrovare il giusto equilibrio funzionale. E se durante queste pause si eseguono gli esercizi di defaticamento per le dita, i benefici aumentano».
-
2.3 milioni visite
-
+56.000 pazienti PS
-
+3.000 dipendenti
-
45.000 pazienti ricoverati
-
800 medici