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Raffreddore di primavera o allergia: come riconoscerli e cosa fare?

Con la primavera, i pollini e gli sbalzi di temperatura tra il giorno e la sera, ecco che tornano i raffreddori, ma anche le allergie. Si tratta di “raffreddori” completamente diversi nelle cause e nei trattamenti, ma con sintomi comuni, che però è sempre bene sottoporre alla valutazione dello specialista.

Ne parliamo con il dottor Luca Malvezzi, Responsabile della Divisione di Otorinolaringoiatra di Humanitas San Pio X.

Naso che cola: raffreddore, rinosinusite o allergia?

La rinite, così si chiama il comune raffreddore, può avere sintomi comuni sia che si tratti di pollinosi (raffreddore allergico) che di rinosinusite virale: ostruzione nasale, naso che cola (rinorrea), riduzione dell’olfatto a causa della congestione della mucosa di naso e seni paranasali, ovattamento a livello delle orecchie, e la sensazione di testa pesante, infatti, possono indicare patologie le cui cause possono essere completamente diverse. 

Cercando di semplificare: se il raffreddore ha un andamento stagionale e si caratterizza da secrezioni sierose che si prolungano nel tempo, si può ipotizzare un’allergia. Al contrario, un raffreddore intenso ma fugace, di massimo 7-10 giorni, è verosimilmente di natura virale. 

La biodiversità del nostro paese si esprime anche nella possibilità di essere allergici in 11 mesi su 12. Solo novembre non è caratterizzato da fioriture. L’anatomia di drenaggio del muco che viene prodotto nell’ambiente rinosinusale è estremamente complessa e può essere responsabile di dolori facciali in situazioni come la variazione di pressione atmosferica, atterraggio in aereo, emersione dalla profondità del mare alla superficie. 

La mucosa nasale può essere estremamente suscettibile a stimoli minimi. La prevalenza di cellule quali eosinofili, neutrofili, mastcellule possono accendere un sintomo come la congestione nasale anche al passaggio dall’abitacolo della nostra auto all’esterno e ricorrere ai cambiamenti ambientali successivi. Il ruolo dell’infiammazione, nei sintomi che ricorrono, non deve mai essere sottovalutato in quanto può nascondere una problematica più ampia. Pertanto, distinguere problematiche allergiche da non allergiche, riconoscere il possibile link con le basse vie aeree – asma -, identificare il tipo di infiammazione e la possibile evoluzione verso forme con sintomi difficilmente controllabili, significa tracciare un percorso diagnostico terapeutico multidisciplinare, aderente allo standard of care e in linea con i moderni concetti di medicina personalizzata.

Raffreddore: cosa fare?

Molti sono i farmaci da banco disponibili in farmacia senza prescrizione medica, che hanno lo scopo di aiutare “a respirare meglio” in caso di raffreddore. Sono anche molti gli spray nasali decongestionanti, alcuni con azione vasocostrittiva, che non andrebbero utilizzati senza un’indicazione medica. Esistono infatti molti tipi di spray, ciascuno indicato in situazioni diverse, e sempre per brevi periodi. 

Diverso invece il discorso per gli spray cortisonici, i più utilizzati in caso di allergia, alcuni contenenti anche antistaminico, per una maggiore efficacia: ad eccezione di situazioni e pazienti con particolari problemi, l’utilizzo di questi spray è sicuro anche per lunghi periodi, ma sempre seguendo solo le indicazioni dello specialista.

Specialista in Otorinolaringoiatria

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