Humanitas San Pio X da 11 anni è sede dei corsi del “Master di formazione per medico qualificato in disturbi respiratori ostruttivi in sonno” che vede i medici del Centro per la Diagnosi e Cura della Roncopatia di Humanitas San Pio X impegnati nelle attività di formazione.
Le attività di formazione in ambulatorio e in sala operatoria con sleep endoscopy, faringoplastica, epiglottoplastica, si svolgono in quattro giornate in quattro città diverse (Milano, Forlì, Frosinone, Lecce) per dare la possibilità a tutti gli iscritti (30 in totale) di partecipare alla formazione su tutto il territorio nazionale. Alla fine del Master della durata di un anno, e dopo l’esposizione di un esame di tesi, i direttori del Master, che per Milano è il dottor Fabrizio Salamanca, responsabile del Centro per la Diagnosi e Cura della Roncopatia di Humanitas San Pio X, valutano e assegnano ai medici frequentanti il certificato di esperti in disturbi respiratori ostruttivi in sonno. Ad oggi sono 300 i medici già qualificati.
Roncopatia: perché abbiamo bisogno di medici esperti
Da punto di vista epidemiologico, la roncopatia colpisce più gli uomini (40-45%) delle donne (25-28%), specie con la menopausa. Russamento, ronfamento, di per sé, non sono malattia ma, se sottostimate dal paziente e soprattutto sotto diagnosticate dai medici, con il passare degli anni possono complicarsi e sfociare nella sindrome delle apnee ostruttive del sonno, con conseguenze anche gravi per la salute della persona. Gli esperti in disturbi respiratori ostruttivi in sonno servono a riconoscere un russamento occasionale da uno cronico (roncopatia) e dal ronfamento, fare la diagnosi e promuovere percorsi di trattamento e prevenzione personalizzati ed efficaci per il paziente.
Russamento: una malattia sottodiagnosticata nelle donne
In Italia, il 93% dei casi di apnee del sonno nelle donne, che è di grado moderato-grave ovvero circa 30-40 apnee all’ora, non viene diagnosticato. Significa che soltanto nel 7% delle donne si riconoscono i segni di una malattia che può avere conseguenze sul sistema cardiovascolare, essere causa di ipertensione, infarto, ictus cerebrale, diabete e sindrome metabolica, oltre che diventare un fattore di rischio per incidenti sul lavoro, domestici e sulla strada. Infatti, le donne, più degli uomini, tendono a ad attribuire ai vari impegni di famiglia, lavoro, casa, la stanchezza diurna o il fatto di svegliarsi già stanche al mattino; spesso, alla base della stanchezza, invece, potrebbe esserci il sonno non ristoratore causato dal russamento.
Quando rivolgersi al proprio medico?
Maschi e femmine, a qualunque età, possono diventare russatori. È opportuno rivolgersi al proprio medico quando il disturbo diventa continuativo, il partner riferisce di non riuscire a dormire a causa del russare notturno, oppure la qualità del sonno è scarsa, nonostante si abbia la sensazione di dormire durante la notte.
Inoltre, se durante la giornata si hanno “colpi di sonno”, si avverte stanchezza mentale, con difficoltà di concentrazione e memorizzazione oppure, soprattutto nei giovani, il desiderio sessuale si riduce, è raccomandabile rivolgersi al medico per una valutazione specialistica. Infatti, tutti questi sono campanelli d’allarme di una ridotta ossigenazione (ipossigenazione) del cervello durante la notte che può portare, durante il giorno, alla comparsa di sintomi cognitivi.
I trattamenti dipendono dalla gravità della roncopatia, alla tipologia del russamento e delle apnee del sonno, e possono prevedere terapie multidisciplinari odontoiatriche, chirurgiche, ventilatorie o mediche. Inoltre, sappiamo che le donne, per un fattore ormonale, fino alla menopausa sono più protette degli uomini sull’insorgenza delle apnee del sonno e della roncopatia.
Con la menopausa, però, i dati epidemiologici ci dicono che la prevalenza diventa quasi uguale a quella degli uomini. Il meccanismo non è ancora del tutto chiaro, ma indica che le donne potrebbero beneficiare, più degli uomini, di percorsi multidisciplinari in premenopausa e menopausa per quanto riguarda la gestione della qualità del sonno, del benessere psicologico, delle insonnie iniziali e terminali, cioè i risvegli precoci al mattino, le interruzioni continue durante il sonno con frequentissimi risvegli.
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