Molto spesso gli uomini non ritengono necessario sottoporsi a esami di controllo, specie se non sono presenti fattori di rischio particolari o allarmanti. Tuttavia monitorare lo stato di salute generale è fondamentale per prevenire eventuali problematiche che possono presentarsi nel corso degli anni. Gli esami a cui sottoporsi variano a seconda della fascia d’età in cui ci si trova, in quanto ogni periodo presenta delle particolarità specifiche a cui prestare attenzione.
Prima dei 40 anni
Autopalpazione dei testicoli: ha l’obiettivo di scoprire e diagnosticare tempestivamente un eventuale tumore ai testicoli (seminoma). Andrebbe eseguita una volta ogni tre o quattro mesi.
Monitoraggio della pressione arteriosa: se i valori superano quelli normali (più di 140 mmHg per la massima o sistolica e più di 85 mmHg per la minima o diastolica) lo specialista raccomanderà ulteriori controlli da eseguire tramite ECG a riposo o ecocardiocolordoppler.
ECG sotto sforzo, a riposo o ecocardiocolordoppler: questi esami servono a monitorare la salute del sistema cardiovascolare e sono particolarmente raccomandati per le persone che presentano fattori di rischio per lo sviluppo di patologie cardiovascolari (predisposizione genetica, sovrappeso, tabagismo, abuso di alcol o altre sostanze nocive, sedentarietà, familiari colpiti da eventi cardiovascolari prima dei 65 anni). In genere, comunque, prima dei 40 anni è raro incorrere in problematiche cardiovascolari.
Tra i 40 e i 50 anni
Autopalpazione dei testicoli: è un’abitudine da non trascurare, anche se dopo i 40-45 anni il rischio di sviluppare il tumore ai testicoli sia molto meno elevato.
Autoesame dei nei e eventuali lesioni o macchie cutanee: questa misura di prevenzione è particolarmente consigliata alle persone che lavorano all’aperto e/o hanno la pelle chiara. Se si notano modifiche nella forma o nella quantità di nei, lesioni o macchie cutanee bisogna consultare il prima possibile un dermatologo.
ECG sotto sforzo, a riposo o ecocardiocolordoppler: con l’aumento dell’età questo tipo di controlli va intensificato, in quanto il rischio di incorrere in problematiche cardiovascolari è più alto.
Screening attraverso la ricerca del sangue occulto nelle feci/ colonscopia: in genere questo tipo di esami viene effettuato nella fascia di età successiva, ma è opportuno anticiparlo in caso di familiarità con il tumore del colon-retto .
Prelievo per testosterone totale: dai 50 anni in poi controllo periodico in caso di comparsa di disfunzione erettile
Prelievo per la glicemia: dai 50 anni in poi controllo periodico del livello di zuccheri (glucosio) nel sangue ed è un indicatore importante per la diagnosi di diabete e per il controllo della malattia.
Tra i 50 e i 60 anni
Screening attraverso la ricerca del sangue occulto nelle feci/ colonscopia: è questa la fascia d’età in cui tumore del colon-retto aumenta la sua incidenza. La ricerca dell’eventuale tumore avviene tramite programmi regionali di screening, effettuati con la ricerca del sangue occulto (da eseguire ogni due anni) o, in alternativa, con la colonscopia (da eseguire a intervalli variabili a seconda dell’eventuale presenza di polipi intestinali).
Ecografia dell’apparato urinario e dosaggio del PSA (antigene prostatico specifico): questi esami, da eseguire con una cadenza biennale, servono a monitorare la salute della prostata e, eventualmente, diagnosticare precocemente il tumore.
Doppler dei tronchi sovraortici, ecocolordoppler delle carotidi (Doppler TSA): questi esami vanno aggiunti a quelli indicati nelle fasce di età precedenti per monitorare la salute del sistema cardiovascolare. Questi ultimi studiano il flusso arterioso delle carotidi mettendo in evidenza eventuali stenosi pericolose. Nello specifico, il Doppler TSA serve a valutare lo stato di salute delle arterie. Infatti, se dall’esame risulta che la parete arteriosa ha aumentato il suo spessore, il rischio di attacchi ischemici cerebrali transitori (TIA) sarebbe elevato. I TIA sono un campanello d’allarme da non trascurare, perché possono precedere un ictus cerebrale.
Tra i 60 e i 75 anni
ECG e ecocardiodoppler: questi esami di controllo sono sempre più importanti man mano che aumenta l’età. Infatti, un eventuale ingrandimento delle dimensioni del cuore o una degenerazione delle valvole, che possono diventare sclerotiche, insufficienti o stenotiche, possono condurre al progressivo deterioramento delle funzionalità cardiache, fino ad arrivare allo scompenso cardiaco.
Screening: vanno continuati sia quello per la ricerca del tumore del colon-retto (ricerca del sangue occulto nelle feci/ colonscopia) che per il tumore alla prostata (ecografia dell’apparato urinario e dosaggio del PSA), iniziati nella fascia di età precedente.
Dopo i 75 anni
Vanno continuate le indicazioni di controllo raccomandate per la fascia di età precedente. Particolare importanza hanno:
Analisi del PSA: per ricercare l’eventuale tumore alla prostata, che ha un’incidenza sempre più grande. In caso si trovassero valori alterati dell’antigene prostatico specifico (PSA), lo specialista raccomanda ulteriori esami diagnostici. Tuttavia, va ricordato che l’esame del PSA potrebbe non essere sufficienti per individuare in tempo il tumore, specie se l’età del paziente è più avanzata.
Screening per tumore del colon-retto: in genere prosegue fino ai 70 anni ma, dato l’allungamento della vita media, si consiglia di continuare a sottoporsi alla ricerca del sangue occulto nelle feci o colonscopia anche dopo i 75 anni.
Inquadramento del geriatra: spesso sottovalutato, questo tipo di controllo serve a monitorare i piccoli disturbi legati all’età e le patologie correlate all’invecchiamento.
Lo specialista riceve anche presso il centro Humanitas Medical Care di via Murat 13, a 450 metri dall’Ospedale. La struttura dispone di un ampio parcheggio nelle vicinanze a disposizione del paziente.
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