La sclerosi multipla (SM) è una condizione cronica in cui il sistema immunitario attacca lo strato protettivo della mielina, una guaina che ricopre i nervi. Si stima che nel mondo siano circa 2,8 milioni le persone affette da sclerosi multipla, alcune con una forma di malattia lieve, altre con una disabilità significativa.
Per le persone con malattie croniche come la sclerosi multipla, la pandemia di COVID-19 ha creato preoccupazioni e dubbi, che continuano con la presenza delle varianti.
Approfondiamo con la dottoressa Elena Volpini, pneumologa in Humanitas San Pio X.
Le persone con sclerosi multipla hanno un rischio maggiore di contrarre COVID-19?
Uno studio del 2021 pubblicato su European Journal of Neurology su 219 persone con sclerosi multipla ha rilevato che l’incidenza del COVID-19 in questo gruppo è effettivamente inferiore rispetto alla popolazione generale. Tuttavia, lo studio ha anche rilevato che il rischio di ospedalizzazione era più elevato nelle persone con sclerosi multipla, sebbene la gravità della malattia fosse rimasta bassa. Lo studio conclude che, rispetto alla popolazione generale, le persone con sclerosi multipla non sembrano avere un rischio maggiore di contrarre COVID-19 o di avere un esito grave della malattia.
Tuttavia, le persone con sclerosi multipla possono avere ulteriori fattori, come l’età avanzata o i trattamenti medici, che aumentano il rischio di esiti più gravi nel caso in cui contraggano l’infezione.
Un altro studio pubblicato su Jama Neurology del 2021 mirava a identificare i fattori di rischio per esiti peggiori del COVID-19 in 1.626 persone con sclerosi multipla. Il principale fattore di rischio per un esito peggiore era un livello di disabilità più elevato. Altri potenziali fattori di rischio identificati sono stati l’età avanzata, la presenza di obesità, condizioni cardiovascolari esistenti, trattamento recente con corticosteroidi, essere di etnia afroamericana, con i ricercatori che hanno notato che le disuguaglianze socioeconomiche potrebbero contribuire a questo risultato. Anche il tasso di mortalità dovuto alla COVID-19 è risultato superiore a quello della popolazione generale.
È necessario modificare il trattamento della SM per ridurre il rischio?
La sclerosi multipla viene trattata con una terapia modificante la malattia (DMT). Si tratta di farmaci progettati per modificare l’attività del sistema immunitario e ridurre la progressione della sclerosi multipla.
Poiché questi farmaci agiscono sul sistema immunitario, ci si può chiedere se la loro assunzione aumenti il rischio di contrarre il COVID-19 o di ammalarsi gravemente di questa malattia. In generale, l’Associazione Nazionale Sclerosi Multipla raccomanda alle persone con sclerosi multipla di continuare ad assumere la terapia durante la pandemia, a meno che il medico non lo sconsigli. Se si contrae il COVID-19, è importante discuterne con il proprio medico o neurologo.
Qual è il modo migliore per evitare di contrarre COVID-19 se si ha la SM?
Il modo migliore per proteggersi da COVID-19 è vaccinarsi. La vaccinazione non solo può ridurre il rischio di contrarre il COVID-19, ma può anche aiutare a prevenire malattie gravi, ricoveri ospedalieri e morte dovuti al COVID-19.
L‘Associazione Nazionale Sclerosi Multipla raccomanda alle persone con sclerosi multipla di vaccinarsi il prima possibile, dal momento che il rischio del COVID-19 in sé è maggiore dei rischi potenziali dei vaccini COVID-19.
Se si sta assumendo una terapia per sclerosi multipla è importante parlare con il proprio medico del programma di vaccinazione.
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