Durante la crescita accade che i genitori si accorgano che i loro bambini stiano un po’ curvi sulla schiena con le spalle e i fianchi non allineati. Nel picco puberale, con la crescita rapida, tali alterazioni posturali possono diventare più evidenti ed essere il primo segno dell’instaurarsi di una scoliosi dell’età evolutiva.
Ne parliamo con la dottoressa Maria Petruzzi, ortopedico vertebrale esperto in scoliosi di Humanitas San Pio X.
Scoliosi idiopatica dell’età evolutiva
La scoliosi idiopatica dell’età evolutiva, in bambini e adolescenti, è una delle patologie ortopediche che può presentarsi nei periodi dei picchi di crescita:
- tra i 6 e 24 mesi
- tra i 5 e gli 8 anni
- dopo gli 11 anni, durante la pubertà.
L’adolescenza è l’età più critica per lo sviluppo della colonna vertebrale in cui prestare più attenzione ad alcuni segnali nella postura dei propri figli, come ad esempio un’alterazione dell’altezza delle spalle, delle scapole o della forma dei fianchi, oppure uno squilibrio del tronco verso un lato del corpo.
Scoliosi: le femmine più a rischio rispetto ai maschi
La scoliosi idiopatica si presenta nella popolazione adolescenziale con una prevalenza del 2-3% ed è più frequente nelle femmine. È molto importante, dunque, osservare la colonna vertebrale nel periodo puberale, perché è proprio nel periodo immediatamente prima dell’arrivo del menarca (la prima mestruazione), in cui si verifica il picco di crescita ossea, che si sviluppa maggiormente la scoliosi se già presente ma non diagnosticata.
Lo scatto di crescita puberale inizia con una crescita longitudinale accelerata degli arti, in questa fase si assiste ad una temporanea sproporzione del corpo con arti lunghi e tronco corto. In seguito, si osserva una crescita longitudinale dello scheletro della colonna vertebrale. Quest’ultimo è il periodo della progressione più marcata della scoliosi idiopatica che aumenta velocemente insieme alla veloce crescita della colonna vertebrale. Dopo circa ⅔ del periodo di scatto di crescita puberale, le ragazze raggiungono il menarca che indica che il picco di crescita è terminato, con una graduale riduzione del rischio di progressione della scoliosi.
Quando rivolgersi allo specialista?
Evidenziare una scoliosi ai primi segni non è sempre semplice, per cui in presenza di alterazioni posturali è importante rivolgersi allo specialista della scoliosi che può fare diagnosi differenziale tra scoliosi e atteggiamento scoliotico. È necessario fare una diagnosi precoce per evitare il riscontro di curve già gravi e difficili da trattare.
La visita con lo specialista esperto in scoliosi, ai primi segni di alterazioni posturali, è importante sia nella femmina che nel maschio, per riconoscere precocemente i segni di una scoliosi, diagnosticarla il prima possibile e quindi trattarla adeguatamente per migliorare la postura e l’estetica del corpo, evitare l’intervento chirurgico e migliorare la qualità di vita del paziente anche nella sua vita adulta.
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