La scoliosi può insorgere in età evolutiva nei bambini e negli adolescenti. Ai primi segni, oltre alla preoccupazione, insorgono dubbi e interrogativi nei genitori su cosa fare, a chi rivolgersi, quali cure sono possibili.
Ne parliamo con la dottoressa Maria Petruzzi, Ortopedico Vertebrale Esperto in Scoliosi di Humanitas San Pio X.
Quali sono le cause della scoliosi negli adolescenti
L’atteggiamento scoliotico può avere diverse cause, come ad esempio:
- una cattiva postura
- un arto inferiore più corto
- retrazioni tendinee.
In genere, l’atteggiamento scoliotico non evolve nel tempo e, una volta evidenziata la causa, potrebbe richiedere un periodo di rieducazione posturale.
In caso di scoliosi evolutiva, oltre al monitoraggio nel tempo fino alla maturità scheletrica, il trattamento può prevedere esercizi specifici di auto-correzione, ma anche l’utilizzo di corsetti specifici per la curva riscontrata e per lo specifico paziente. Nelle forme più gravi può essere necessario anche un intervento chirurgico. In ogni caso il trattamento tiene sempre conto di diversi fattori, quali:
- l’entità e la sede della curva
- la sua rigidità
- l’età anagrafica
- l’età ossea del paziente.
Quando andare dallo specialista per la visita per la scoliosi?
La scoliosi è una curva tridimensionale della colonna vertebrale. Il “gibbo”, la protuberanza tipica di chi ha la scoliosi, è dovuto alla rotazione vertebrale sui tre piani dello spazio. Fondamentale è la diagnosi precoce, per evitare di arrivare a forme gravi che possono portare a una cattiva qualità di vita in età adulta. Durante lo screening per la scoliosi lo specialista è in grado di evidenziare una curva anche nelle forme lievi con degli specifici test e differenziarla in quella sede da quello che in realtà potrebbe essere solo un “atteggiamento scoliotico” non evolutivo e senza rotazione vertebrale.
Lo studio del movimento del corpo umano e le forze che lo influenzano, cioè lo studio della biomeccanica applicata alla scoliosi, ci aiuta a comprendere come le alterazioni strutturali della colonna vertebrale influenzano la sua crescita. Una colonna sana distribuisce le forze in modo simmetrico, ma nella scoliosi la curva crea un carico asimmetrico sulle vertebre, sui muscoli e sui dischi intervertebrali, favorendo la progressione della deformità.
L’importanza della biomeccanica nello studio della colonna
Uno dei concetti chiave nella biomeccanica della scoliosi è il circolo vizioso di Stokes. Questo fenomeno descrive come, in assenza di trattamento, la scoliosi peggiori progressivamente. Il lato convesso della curva sviluppa muscoli tesi e iperattivi, mentre il lato concavo vede muscoli deboli e accorciati. Questo squilibrio crea una crescita disomogenea delle vertebre: quelle sul lato concavo si comprimono e crescono più lentamente, mentre quelle sul lato convesso si sviluppano più rapidamente, assumendo una forma trapezoidale che facilita l’incremento della curva.
Comprendere questi meccanismi è essenziale per intervenire precocemente con trattamenti conservativi, come corsetti ortopedici ed esercizi specifici. Lo studio della biomeccanica ha dimostrato che tali approcci possono bloccare la progressione della scoliosi e, in molti casi, evitare la chirurgia. La chiave è intervenire nelle fasi iniziali, prima che le alterazioni strutturali diventino permanenti.
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