Per secondo trimestre di gravidanza si intende il periodo di età gestazionale compreso tra 14 e 27 settimane di gravidanza. In questo periodo prosegue lo sviluppo del bambino. Ecco le domande frequenti delle donne e delle coppie durante questa fase.
Domande frequenti nel secondo trimestre di gravidanza
In genere, dal quarto mese inizia ad aumentare la pancia, arrotondandosi, mentre le ossa del bacino e i fianchi si allargano leggermente per assecondare la crescita e lo sviluppo del feto. In questo periodo, la gravidanza diventa evento sociale in quanto l’utero esce dalla pelvi. Per la donna inizia il trimestre della gravidanza più bello, dove sente forza ed energia, inizia ad avvertire i movimenti del feto e ad entrare in relazione con i suoi ritmi.
Avere la placenta bassa significa che la placenta si trova nella parte inferiore dell’utero, vicino all’orifizio uterino. Si tratta di un evento abbastanza raro, diagnosticabile con l’ecografia transvaginale, e che non deve destare particolare preoccupazione in questa fase della gravidanza. Infatti, il parto vaginale può essere possibile se il margine della placenta è compreso tra 1,5 e 2,0 cm dall’orifizio uterino interno; in tutti i casi, il parto richiede la pianificazione.
Diverso il discorso della placenta previa che si verifica quando l’impianto della placenta è a livello dell’orifizio uterino interno con una distanza inferiore a 1,5 cm dall’orifizio, e si manifesta con emorragia vaginale, senza dolore, in genere dopo la 20^ settimana.
In generale, non ci sono controindicazioni ai rapporti sessuali, a meno che non vi siano rischi confermati dal ginecologo. Nel secondo trimestre, quindi, il desiderio sessuale della donna aumenta, l’afflusso di sangue alla vagina rende la donna molto più sensibile agli impulsi sessuali (il volume di sangue di una donna aumenta di quasi il 50% nel corso della gravidanza), la nausea passa. Pertanto, sentirsi pronte ad avere rapporti sessuali è del tutto normale, così come è normale chiedersi quali sono le posizioni sicure, dal momento che le dimensioni del feto e della pancia aumentano, e insorge il timore di far del male al bambino. Di solito, la coppia sperimenta quali sono le posizioni più consone per loro.
Nel secondo trimestre, il bambino prende forma e cresce rapidamente, aumentando anche di peso: il cuore già batte due volte più veloce di quello della mamma, si completa la formazione dei polmoni, crescono peli, unghie, capelli e sopracciglia. La mamma avverte i movimenti fetali dalla 18^ settimana, più precocemente se la mamma ha avuto altre gravidanze. Si sviluppa l’apparato uditivo e da questo momento il bambino potrà percepire i rumori e la voce della mamma e del papà. Si sviluppano e maturano anche intestino, sistema nervoso, sistema immunitario e midollo osseo, e il cervello sviluppa le circonvoluzioni; gli occhi sono in grado di distinguere le luci dalle ombre, le difese immunitarie del bambino si rafforzano, e si formano le impronte digitali. Inoltre, è in grado di controllare e contrarre i muscoli, sorridere e fare smorfie, sbadigliare, mettere il dito in bocca.
In questo periodo della gravidanza è importante effettuare la visita ostetrica, l’ecografia ostetrica morfologica, per valutare l’anatomia e lo sviluppo del feto, e alcuni esami che, pur ripetendosi negli altri trimestri, hanno lo scopo di identificare eventuali condizioni che possono influire negativamente sulla gravidanza. Inoltre, è raccomandato frequentare il corso di accompagnamento alla nascita per le donne e per le coppie, offerto dal SSN e organizzato dal centro Punti Nascita. Pertanto, gli esami a carico SSN, secondo il DPCM del 2017, da effettuare tra la 14^ e la 27^-28^ settimana sono:
- Virus Rosolia IgG e IgM (se i precedenti esami sono negativi)
- sierologia della toxoplasmosi
- Citomegalovirus IgG e IgM
- Esame delle urine completo
- Urinocoltura
- curva glicemica OGTT con dosaggio del glucosio basale e seriale dopo carico con 75 g di glucosio, alla 24^ settimana. Le donne con diabete pregravidico devono effettuare anche Emoglobina Glicata (HBA1c) e Microalbuminuria.
Non è a carico del SSN l’esame Toxoplasma anticorpi IgG e IgM, raccomandato solo se i precedenti esami sono negativi e altri esami che il ginecologo possa ritenere utili come l’emocromo.
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