Lo skin to skin è una procedura per cui subito dopo la nascita, in un parto spontaneo e fisiologico, il bimbo viene asciugato dall’ostetrica e posto sul petto della madre. Il cordone ombelicale può essere tagliato subito o, meglio e se possibile a seconda del protocollo ospedaliero e delle situazioni, quando il battito non viene più percepito.
Il neonato viene coperto con un telo asciutto e caldo, stando comunque bene attenti a mantenere un diretto contatto del bimbo con la pelle della mamma. Questo rappresenta un passaggio importante sia per la mamma che per il bambino. Entrambi infatti ne traggono dei vantaggi sia dal punto di vista della salute fisica, emotiva e relazionale.
Negli ultimi anni moltissimi studi hanno documentato il valore dello skin to skin per il benessere della madre, del neonato, e per un miglior sviluppo della loro relazione.
All’interno del Punto Nascita di Humanitas San Pio X lo skin to skin rappresenta una procedura regolarmente offerta alla mamma.
Quali sono i benefici?
Tra i benefici dello skin to skin:
1) Aiuta a mantenere costanti le temperature: il neonato infatti è abituato ad una temperatura media di 37° (condizione presente all’interno dell’utero). Quando nasce, lo sbalzo termico è tale da rendere indispensabile riscaldare il neonato. Il mezzo migliore per farlo è proprio adagiarlo sul petto nudo della madre, in modo che, attraverso il contatto pelle a pelle, il calore materno possa scaldare il bambino, permettendogli di mantenere costante la sua temperatura.
2) Tranquillizza il neonato: subito dopo la nascita, infatti, il neonato è vigile e attento a ciò che lo circonda; sapere di essere al sicuro lo calma e gli permette di prestare attenzione alle voci, agli odori e all’ambiente che lo circonda.
3) Lo skin to skin favorisce il rilascio di ossitocina nella madre: è questo un fattore molto importante, perché l’ ossitocina va ad agire sull’utero e sul seno. Nel primo caso, lo aiuta a contrarsi prevenendo così l’emorragia post partum; nel secondo caso prepara il seno alla produzione di colostro, che è il primo latte. Proprio grazie all’ossitocina, il seno è pronto da subito per l’allattamento: infatti, se con il contatto pelle a pelle favoriamo anche un attaccamento precoce del neonato al seno, questo ulteriore stimolo facilita la produzione del latte, aumentando il successo dell’allattamento esclusivo al seno sia immediato che a lungo termine.
4) Il neonato cercherà spontaneamente di arrivare al seno, attaccarsi ed iniziare la suzione. Il tutto completamente da solo. Il Breast Crawl è stato descritto per la prima volta nel 1987 in Svezia: i medici hanno osservato numerosi neonati che subito dopo il parto hanno gioito del contatto pelle a pelle, e da soli hanno deciso quando era il momento di fare la prima poppata.
Anche quando una donna viene sottoposta ad un taglio cesareo può fare il contatto pelle a pelle. Ovviamente i tempi sono diversi, ma se il taglio cesareo è andato bene e la madre ed il bimbo sono in salute, nulla vieta che possano conoscersi anche loro con lo skin to skin.
È molto utile, anche, come terapia per i bimbi nati prematuri: questi hanno ancor più bisogno del contatto con la propria mamma. In questo caso si tratta di una vera e propria cura che prende il nome di Marsupioterapia (Kangaroo Mother Care) che favorisce lo sviluppo neurologico, psicologico e fisico del neonato prematuro; nei paesi in via di sviluppo la mortalità neonatale si è ridotta enormemente grazie a questa terapia d’amore.
Lo skin to skin, dunque, è un fenomeno semplicissimo, ma con delle ricadute sul benessere mamma-neonato enormi.
La Dott.ssa Paola Marangione, Responsabile dell’Unità Operativa di Neonatologia e Patologia Neonatale di Humanitas San Pio X ci spiega i dettagli all’interno del video.
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