Quando si parla di crudo in gravidanza, una delle domande più frequenti riguarda proprio il sushi, e la possibilità di mangiare o meno pesce crudo in generale. Molte donne tendono a evitarlo per precauzione, dal momento che i cibi crudi possono essere contaminati da diversi virus, parassiti e microrganismi pericolosi per la salute, tra cui listeria, escherichia coli, salmonelle, anisakis, virus dell’epatite A, Campylobacter e Norovirus.
Ne parliamo con la dottoressa Maria Bravo, biologa nutrizionista di Humanitas San Pio X.
Sushi in gravidanza: meglio evitare?
Spesso con l’estate aumenta il desiderio di cibi freschi e crudi, anche in gravidanza. Vale sempre la raccomandazione però di preferire i cibi cotti, perché i parassiti e microrganismi che possono essere presenti nel cibo crudo sono sensibili alle cotture. Questo è il motivo per cui, soprattutto in gravidanza, è raccomandato consumare sempre pesce o frutti di mare ben cotti.
Tuttavia, i cibi crudi sono sensibili anche al congelamento e ad altri processi di conservazione, tanto che la legislazione europea (Regolamento CE n. 853 del 2004) obbliga chi somministra prodotti ittici (pesce) crudi a utilizzare prodotti congelati o sottoposti a congelamento preventivo a -20° per almeno 24 ore. Infatti, in particolare per il sushi, le larve del parassita chiamato anisakis vengono uccise dal congelamento, rendendo sicuro per tutti il consumo di pesce crudo.
Pertanto, se proprio si desidera consumare sushi e pesce crudo, è importante assicurarsi che il pesce sia stato trattato secondo le norme previste dalla legge, informandosi presso il ristorante o l’esercizio commerciale a cui ci si rivolge e prestare attenzione alle contaminazioni crociate tra pesce crudo e verdure crude o utensili da cucina possibilmente contaminati.
Infine, in gravidanza è sconsigliato il consumo del pesce affumicato.
Molluschi in gravidanza: come orientarsi?
In gravidanza, la scelta del cibo dovrebbe sempre seguire la regola dell’alimentazione sana ed equilibrata. Tuttavia, anche i molluschi si possono mangiare in gravidanza a patto che siano ben cotti: infatti, se i molluschi sono crudi, aumenta il rischio di infezioni e tossinfezioni alimentari causate principalmente dalla salmonella. E sebbene non derivino rischi per il feto, tuttavia queste tossinfezioni alimentari richiedono farmaci che in gravidanza è bene limitare il più possibile.
Pesce e contorni: a cosa prestare attenzione
In generale, la donna in gravidanza può mangiare il sushi o il pesce crudo, a patto di scegliere con attenzione dove mangiarlo o acquistarlo, e facendo attenzione anche al contorno: infatti, l’abbinamento del pesce crudo alle verdure crude, specie se non si è certi che siano state ben lavate, è da evitare per scongiurare il rischio di toxoplasmosi.
Sarebbe meglio consumare verdure cotte quando si va a pranzo o a cena fuori e invece consumare le verdure crude in casa, ben lavate, con acqua e bicarbonato o amuchina. Importante anche prestare attenzione alle cross contaminazioni: evitare che il cibo cotto entri in contatto con il cibo crudo, il quale potrebbe essere maggiormente soggetto a contaminazioni microbiologiche.In caso di dubbi su cosa mangiare, per evitare inutili rischi in gravidanza, è sempre bene confrontarsi con il proprio medico o con il nutrizionista esperto di alimentazione in gravidanza.
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