La trocanterite, comunemente definita borsite trocanterica, è un’infiammazione localizzata nella regione laterale dell’anca. Cure adeguate, in breve tempo dalla comparsa dei sintomi, favoriscono la risoluzione del problema e la prevenzione delle recidive.
Approfondiamo l’argomento con il dottor Pierantonio Gardelin, ortopedico di Chirurgia Protesica e Ricostruzione Biologica Articolare di Humanitas San Pio X.
Trocanterite: cause e sintomi
Comune nelle donne e negli sportivi, la trocanterite rappresenta una frequente causa di dolore e limitazione funzionale dell’anca, in particolare nelle donne e negli sportivi. Le cause dell’infiammazione del trocantere sono multifattoriali, tra cui il sovraccarico funzionale da gesti sportivi ripetitivi e intensi, specialmente quelli che comportano movimenti laterali e rotazioni dell’anca, squilibri muscolari dei muscoli rotatori esterni dell’anca, che possono aumentare la tensione sulla borsa del trocantere, microtraumi ripetuti che, nel tempo, infiammano la borsa, e fattori anatomici, come la conformazione anatomica del bacino femminile, più largo rispetto a quello dei maschi, che predispone maggiormente le donne a questa condizione.
Il sintomo caratteristico della trocanterite è il dolore localizzato a livello della parte laterale dell’anca, dove sporge il trocantere, spesso peggiorato da determinate posizioni o movimenti, come accavallare o incrociare le gambe. Il dolore può essere associato a rigidità dell’articolazione dell’anca e, in alcuni casi, anche gonfiore e arrossamento della parte infiammata.
In caso di dolore localizzato all’anca è bene rivolgersi all’ortopedico specialista dell’anca, specie se il disturbo continua per oltre due settimane, per valutare le cause del dolore, confermare l’infiammazione della borsa trocanterica ed escludere altre patologie come, ad esempio, l’artrosi dell’anca.
Come si cura la trocanterite?
Il trattamento della trocanterite è, in genere, di tipo conservativo. Nella maggior parte dei casi, infatti, sulla base della valutazione specialistica, la terapia prevede riposo dalle attività che provocano dolore, esercizi specifici per il rinforzo muscolare dei muscoli dell’anca e il miglioramento della flessibilità, fisioterapia, farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) per alleviare il dolore e ridurre l’infiammazione. In alcuni casi possono essere necessarie anche infiltrazioni di corticosteroidi nella borsa infiammata e, se il paziente è refrattario alla terapia conservativa, ovvero non ha benefici, può essere indicata la chirurgia artroscopica dell’anca per risolvere la trocanterite.
Nella maggior parte dei casi, se curata adeguatamente, l’infiammazione si risolve in breve tempo ed è possibile tornare alle proprie attività sportive e quotidiane. Obiettivo della terapia è risolvere il dolore che può limitare l’attività fisica, e prevenire la ricomparsa della trocanterite (recidive).
Cosa fare per prevenire la trocanterite?
La prevenzione della trocanterite è fondamentale per continuare a praticare la propria attività sportiva, ma anche per camminare e stare seduti senza dolore. In particolare, è possibile prevenire l’infiammazione della borsa trocanterica praticando un adeguato riscaldamento (no stretching) prima dell’attività fisica, per preparare i muscoli dell’anca all’esercizio fisico, sia che si tratti di corsa, di trekking, o di nuoto, e allenando i muscoli dell’anca e i glutei per stabilizzare l’anca e prevenire eventuali lesioni. Fondamentale, inoltre, è apprendere la tecnica corretta di esecuzione del gesto sportivo, per evitare sovraccarichi articolari, così come scegliere le scarpe adeguate al tipo di piede (pronazione, supinazione, ad esempio), solette in caso di dismetrie (diversa lunghezza) degli arti inferiori.
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