Recentemente, la Procura di Trani, in seguito ad una causa indetta da due genitori pugliesi, ha stabilito che non vi è alcuna correlazione “di causa-effetto” tra la somministrazione del vaccino trivalente (contro morbillo, parotite e rosolia) e autismo. L’istanza aveva prodotto la consulenza di parte di un medico che sosteneva invece un legame in questo senso.
Una commissione medica nominata dal pubblico ministero ha visitato i figli della coppia affetti da autismo basando gli accertamenti anche su una indagine epidemiologica condotta sul territorio dalla quale era emerso chiaramente come i casi di autismo rilevati fossero insorti anche in bambini non sottoposti a vaccinazione MRP. In conclusione, gli esperti hanno escluso una relazione tra vaccino e autismo e il pm è sul punto di chiedere l’archiviazione del caso.
I vaccini proteggono i bambini dalle malattie
“A causa della cattiva informazione, i vaccini sono stati accusati di essere responsabili della comparsa di quadri clinici di autismo nei bambini sottoposti a vaccinazione, ma si tratta di una relazione priva di fondamento scientifico. Quello che la scienza ha ampiamente dimostrato, invece, è che i vaccini somministrati in età pediatrica proteggono i bambini dall’insorgenza di malattie e non le provocano” sottolinea la dott.ssa Paola Marangione, Responsabile dell’Unità di Neonatologia e Patologia Neonatale di Humanitas San Pio X.
Gli esperti consultati dalla Procura di Trani hanno, piuttosto, puntato il dito contro le linee guida internazionali, tra cui quelle dell’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, accusandole di non raccomandare gli esami accurati necessari prima della somministrazione del vaccino. Sono consigliabili, dunque, maggiori controlli ed esami ematochimici prima dei vaccini per capire se il bambino è in grado di “reggere lo stress immunitario delle vaccinazioni senza gravi rischi per la salute”.
“Certamente bisogna cercare di evitare il più possibile l’insorgenza di eventi avversi – aggiunge la dott.ssa Marangione. Per questo, è importante che i vaccini vengano somministrati da un pediatra che verifichi prima lo stato di salute del bambino, anche attraverso una anamnesi accurata. Non dimentichiamo, infine, che gli eventi avversi sono sporadici e non pregiudicano l’efficacia dei vaccini”.
Informarsi è importante
“Sono diverse le voci che si stanno alzando contro l’errata informazione che vede i vaccini come responsabili dell’autismo. La società scientifica, insieme ai medici, sta puntando sulla divulgazione della cultura vaccinale. Molti genitori, poi, stanno diventando più sensibili al tema e vogliono che i loro figli siano sicuri quando vanno all’asilo e non corrano il rischio di contrarre patologie gravi solo perché qualche bimbo non è stato vaccinato. Recentemente, il caso della bimba spagnola morta di difterite ha scosso un po’ le coscienze”, conclude la dott.ssa Marangione.
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