Le vampate di calore sono il sintomo più comune della menopausa, anche di quella indotta da terapie. Quando compaiono, si manifestano con sintomi simili nella gran parte delle persone, ma la loro durata è del tutto soggettiva.
Ne parliamo con la dott.ssa Diana Pettinato, ginecologa di Humanitas San Pio X.
Vampate in menopausa
Una vampata, o vampata di calore, si presenta come una sensazione improvvisa di calore nella parte superiore del corpo, più intensa su viso, collo e petto, talvolta anche braccia e ascelle. In particolare su viso e collo, la pelle potrebbe arrossarsi temporaneamente, come se si stesse arrossendo, e diventare umida e lucida, oppure provocare anche goccioline di sudorazione. Inoltre, durante la vampata, il battito cardiaco risulta accelerato, e non è raro che a seguito di una vampata di calore si avverta la sensazione di un gran freddo, con brividi.
Le vampate si possono presentare di giorno e di notte, con una frequenza variabile e non prevedibile, e quindi in modo del tutto casuale. Le vampate notturne, chiamate anche sudorazioni notturne, possono essere particolarmente intense, tanto che alcune donne possono ritrovarsi con lenzuola e pigiama intrisi di sudore. Tuttavia, il disagio maggiore non è dato dalla sudorazione in sé ma dal fatto che la vampata notturna provoca il risveglio, ogni volta che si manifesta e che ogni vampata significa un innalzamento della pressione. Questo, nel tempo, può provocare disturbi importanti per la salute e del sonno, della concentrazione, della qualità di vita e, infine, conseguenze per la salute. Infatti, i disturbi del sonno, qualunque sia la causa, sono associati a un aumentato rischio di ipertensione, ansia, malattie cardiovascolari, diabete, ictus e infarto.
Vampate in menopausa: quanto durano?
La frequenza e l’intensità delle vampate di calore variano da donna a donna. In genere, un singolo episodio può durare da pochi secondi a 1-2 minuti, fino a 5 minuti. In alcuni casi, le vampate possono essere lievi, e passare del tutto inosservate a un osservatore esterno (la donna, però, avverte la sensazione di calore aumentare) o così intense da interferire con le attività quotidiane.
Non tutte le donne in menopausa avvertono le vampate, ma la maggior parte delle persone che le manifestano le sperimentano quotidianamente, per un periodo che va da 7 a 10 anni, in particolare nelle fumatrici, nelle persone con obesità e nelle persone di pelle scura. Proprio per il prolungarsi degli episodi di vampate e, spesso, la qualità del sonno, è bene rivolgersi al proprio medico o al proprio ginecologo in caso le vampate influenzino negativamente la qualità della vita e la salute della donna.
Vampate: le cause
Le vampate di calore sono principalmente causate dai cambiamenti ormonali prima, durante e dopo la menopausa. Non è ancora completamente chiaro il meccanismo che provoca le vampate, ma le ipotesi più accreditate suggeriscono che si verifichino quando i livelli di estrogeno diminuiscono, rendendo più difficile la regolazione della temperatura corporea da parte dell’ipotalamo e della tiroide. È comunque chiaro che, durante la vampata, il sistema di regolazione della temperatura corporea risponde raffreddando la temperatura; e questo pertanto, quando l’ipotalamo percepisce il corpo come troppo caldo, innesca un abbassamento della temperatura per raffreddarlo.
Inoltre, alcuni fattori aumentano il rischio di avere vampate di calore, come sovrappeso e obesità, l’aumento delle temperature esterne come accade in estate, stress, alcol, specie di sera. Adottare uno stile di vita sano e attivo, con 30-40 minuti di camminata intensa al giorno, preferibilmente all’aria aperta, ed evitare l’alcol che influisce negativamente sulla termoregolazione dell’ipotalamo già “alterata”, sono accorgimenti che possono aiutare a migliorare la vita. Tuttavia, in caso le vampate siano intense, anche di notte, è bene sapere che la terapia ormonale sostitutiva (TOS) aiuta a regolare il termostato interno e alleviare le vampate, insieme ad altri sintomi come il brain fog.
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