Il cibo è una risorsa preziosa, che va trattata con rispetto anche nei giorni delle feste. Secondo i dati della ConfAgricoltori, ogni anno 25 milioni di tonnellate di cibo vengono buttate via, e di queste circa 500.000 solo nel periodo natalizio. Riciclare gli avanzi è quindi importante, specie se lo si fa in modo salutare.
Ne parliamo con la dottoressa Maria Bravo, biologa nutrizionista di Humanitas San Pio X.
Sostituire e riequilibrare: così gli avanzi non pesano sulla salute
Le feste natalizie, soprattutto per noi italiani, sono il momento in cui riprendere le nostre tradizioni a tavola e in famiglia, e godere dei tanti cibi e dolci diversi da regione a regione. Spesso, sulle nostre tavole c’è molto più cibo di quello che serve, e gli avanzi vengono spesso riproposti nei giorni successivi.
In realtà, riproporre gli avanzi di cibi molto conditi, spesso ricchi di carboidrati e grassi, non è una soluzione sana per recuperare e riutilizzare il cibo avanzato. Così facendo, infatti, si ottiene solo il risultato di appesantire ogni pasto, aumentare la stanchezza e la sonnolenza, oltre al giro vita. Non a caso, durante le feste sono frequenti picchi ipertensivi (pressione alta) e iperglicemici (elevati livelli di glucosio) da cibi ad elevato contenuto di sale, grassi e zuccheri, che possono realmente pesare sulla salute.
Riequilibrare le porzioni
Le porzioni, cioè la quantità di cibo in un pasto, è fondamentale per assumere tutti i nutrienti che servono e mantenere il peso forma, cioè stare bene e in salute. Un modo per riutilizzare gli avanzi in modo sano è suddividerli in piccoli contenitori monoporzione e surgelarli: lasagne, pasta al forno e altri primi piatti possono diventare un piatto unico che, ogni tanto, salva un pranzo quando scuola e lavoro riprenderanno. Lo stesso per le carni e il pesce, mentre le verdure avanzate, preparate in ogni modo, possono diventare polpette vegetali sane e gustose per i pasti dei giorni successivi alle feste.
Sostituire i cibi
Diverso il discorso per gli avanzi di pandoro, panettone, datteri e frutta candita che possono andare a sostituire (e rendere golosa) i prodotti da colazione, una merenda o un dopo pasto. Riutilizzare questi particolari avanzi in modo sano, richiede però un po’ di attenzione e qualche informazione sui nutrienti che assumiamo con i cibi. Il pane, i biscotti, le fette biscottate, la brioche, i cereali da colazione contengono carboidrati complessi: sebbene la colazione ideale non preveda una fetta di pandoro e panettone, tuttavia, per finire gli avanzi, durante le feste si può sostituire la porzione di carboidrati della colazione con una fetta di dolce natalizio a patto però che non si replichi anche dopo pranzo oppure a merenda.
Per il dolce a fine pasto, invece, ci si può concedere un torroncino al cioccolato, mentre la solita merenda può essere sostituita da 2-3 datteri o fichi secchi con qualche mandorla, facendo sempre attenzione a non superare queste quantità.
Dopo le feste, niente dieta: solo tanta acqua e cibo sano
L’abitudine a uno stile di vita sano ed equilibrato tutto l’anno è il segreto per non appesantirsi durante le feste. Tuttavia, le porzioni più abbondanti, i piatti più ricchi di salse, sughi e condimenti, possono lo stesso indurre la sensazione di essere più gonfi, appesantiti e stanchi sia fisicamente che mentalmente.
Pertanto, dopo le feste, sarà sufficiente riprendere le sane abitudini: bere molta acqua per drenare i liquidi in eccesso, reintegrare la verdura fresca e la frutta, fonti di vitamine, sali minerali e antiossidanti anti-stanchezza; riprendere a consumare cereali integrali per le fibre, il pesce bianco (orata, sogliola, merluzzo, ad esempio) e il pesce azzurro (sarde, acciughe, ad esempio) poveri in grassi ma ricchi in proteine. E infine, tornare ad essere attivi, scrollarsi di dosso la pigrizia dei giorni di festa e riprendere con lo sport, ma anche con lunghe camminate. In questo modo, subito dopo le feste l’organismo inizierà a immagazzinare gli elementi (vitamine e sali minerali, in particolare) per farsi trovare pronti al prossimo evento stressante per il corpo e per la mente: l’arrivo della primavera.
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