Una gravidanza ad alto rischio non riconosciuta, infatti, può diventare un’emergenza in sala parto, e aumentare il rischio di mortalità materno/fetale.
Nell’Ambulatorio di patologia ostetrica generale del Centro multidisciplinare di Patologia Ostetrica (sistema sanitario nazionale), le donne con gravidanza chiamata “ad alto rischio” per patologia ostetrica, problematiche ipertensive, gravidanze da fecondazione assistita, deficit di crescita fetale, colestasi gravidica e altre patologie della gravidanza vengono seguite da specialisti nell’individuazione dei fattori di rischio, nella diagnosi precoce e nell’assistenza materno/fetale. Fattore fondamentale è la precocità con cui vengono identificati i fattori di rischio e la tempestività con cui avviene l’accesso ai percorsi diagnostici e terapeutici adeguati.
A chi si rivolge?
Il servizio dell’Ambulatorio di patologia ostetrica generale SSN si rivolge alle donne in gravidanza che presentano fattori di rischio per patologia ostetrica problematiche ipertensive, gravidanze da fecondazione assistita, deficit di crescita fetale, colestasi gravidica e altre patologie della gravidanza.
Le gravidanze ad “alto rischio” sono in netto aumento per una serie di fattori alcuni dei quali sono rappresentati dall’età superiore a 35 delle donne che affrontano la gravidanza. L’età di per sé non è un fattore di rischio, ma è correlata con l’aumento di patologie ostetriche quali ad esempio, diabete, ipertensione, e fetali, come le cromosomopatie; pregresse patologie materne croniche, congenite o acquisite (ad esempio, patologie autoimmuni); l’etnia, alcune donne migranti sono portatrici inconsapevoli di tratti genetici da riconoscere correttamente.