L’Ambulatorio per la vulvodinia di Humanitas San Pio X si occupa della diagnosi e del trattamento della vulvodinia. Gli specialisti dell’Ambulatorio per la vulvodinia sono ginecologi esperti nel dolore pelvico e vulvare. L’approccio a un disturbo complesso come la vulvodinia è multidisciplinare e coinvolge anche psicologi, psicoterapeuti e sessuologi, ostetriche
Cosa si fa nell’Ambulatorio per la vulvodinia?
Un ginecologo specialista nel dolore da vulvodinia effettua la visita ginecologica che prevede sia l’ispezione accurata dell’area vulvo-vaginale, usando lo speculum, sia il Cotton Swab Test per rilevare i segni di allodinia, ovvero una risposta dolorosa a uno stimolo che in genere non provoca dolore.
Durante la visita, il ginecologo procede a un’accurata valutazione del tipo di dolore, della durata dei sintomi, e della loro localizzazione, che avviene sia mediante test sia mediante l’ascolto attento della donna, dei disturbi che sente, delle sue difficoltà ad avere rapporti sessuali, a fare sport o indossare certi abiti.
Quali esami si effettuano nell’Ambulatorio per la vulvodinia?
Nell’Ambulatorio per la vulvodinia si effettuano alcuni test ed esami non invasivi:
- Cotton Swab test: prevede che lo specialista effettua alcuni tocchi in zone specifiche (grandi labbra, solco interlabiale, perineo, piccole labbra, clitoride e vestibolo vulvare) usando un apposito cotton-fioc inumidito: la comparsa di allodinia e/o di vestibolodinia, un dolore a livello dell’area dei genitali esterni chiamata vestibolo vulvare insieme alle informazioni dell’anamnesi, permette allo specialista di confermare la diagnosi di vulvodinia. Serve per escludere la presenza di altre cause di dolore vulvo-vaginale.
- tampone vaginale: serve per escludere la presenza di infezioni da candida albicans o altri microrganismi che potrebbero essere all’origine di alcuni disturbi..
Sulla base della valutazione ginecologica per vulvodinia, il ginecologo specialista valuterà l’approccio di trattamento e cura più appropriato per la donna.