Cos’è?
La mammografia è un esame di diagnostica per immagini che utilizza radiazioni ionizzanti (raggi X) a basse dosi per rilevare precocemente eventuali lesioni alla mammella, anche noduli non palpabili o tumori che non si manifestano con noduli.
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A cosa serve?
La mammografia è una tecnica fondamentale per la prevenzione del tumore al seno, perché permette di individuare la presenza di anomalie (noduli, distorsioni, microcalcificazioni) ancora prima che possano essere notate dalla donna con l’autopalpazione. Per questo motivo, la mammografia, se necessario completata anche con l’ecografia, è un importante esame di diagnosi precoce. L’accuratezza diagnostica della mammografia arriva fino al 90% e dipende dalla densità radiologica della mammella, ovvero dalla composizione in percentuale di tessuto ghiandolare, connettivo e grasso del seno.
Quando va fatto?
La mammografia è consigliata a tutte le donne dopo i 40 anni. Nelle donne più giovani, salvo indicazioni particolari dello specialista, si preferisce l’ecografia che utilizza ultrasuoni invece di radiazioni ionizzanti.
Sono previste norme di preparazione all’esame?
Non sono previste norme di preparazione e l’esame può essere eseguito in qualunque momento del ciclo ormonale.
Come si esegue?
Si utilizza uno strumento radiologico particolare, il “mammografo” che proietta un fascio di raggi X direttamente sulla mammella posizionata su un apposito sostegno e compressa leggermente tra due piastre plastificate. Questo posizionamento è fondamentale sia per ridurre al minimo le radiazioni necessarie, dato che tra le piastre lo spessore della mammella è minore, sia per rendere l’immagine più nitida ed evitare la sovrapposizione di strutture (tessuto adiposo e ghiandolare) che altrimenti creerebbe delle false immagini. Il macchinario su cui viene posizionata la mammella invia le immagini ad un monitor per l’osservazione da parte dello specialista.
Quanto dura?
Ogni acquisizione dura al massimo 10 secondi; complessivamente l’acquisizione delle immagini, l’elaborazione delle stesse e l’invio alla postazione di refertazione (dove il radiologo può valutarle) richiedono dai 10 ai 15 minuti ad esame
L’esame è doloroso e/o pericoloso?
La mammografia non è un esame pericoloso né particolarmente invasivo.
Il dolore che deriva dalla compressione, indispensabile per la corretta valutazione delle immagini, dura comunque molto poco (appunto non più di 10 secondi per immagine) ed è sostanzialmente sopportabile.
la dose di radiazioni assorbita dalla paziente è trascurabile, soprattutto grazie alle nuove tecnologie digitali, ed il beneficio che deriva dalla diagnosi precoce è assolutamente a favore dell’esame.
Si può fare durante la gravidanza?
Durante la gravidanza non è consigliato sottoporsi alla mammografia.
Cosa succede dopo l’esame?
Il radiologo esegue un esame clinico veloce e valuta le immagini, in base alle quali richiede l’eventuale completamento diagnostico con l’ecografia laddove necessario ed imposta i successivi controlli periodici in base all’età, alla storia clinica ed alla composizione della mammella della paziente.