Cos’è la risonanza magnetica del cuore?
La risonanza magnetica cardiaca (RM cuore) è un esame diagnostico di secondo livello, che utilizza campi magnetici e radiofrequenze per ottenere immagini dettagliate del cuore e dei vasi sanguigni. Si tratta di una metodica diagnostica non invasiva, che non impiega radiazioni ionizzanti, e permette di valutare la struttura e la funzione del cuore. La RM del cuore può essere effettuata con o senza mezzo di contrasto, in presenza del medico radiologo e del tecnico di radiologia.
La RM del cuore è oggi riconosciuta come parte essenziale del percorso diagnostico di numerose patologie cardiovascolari e prognostico nei pazienti cardiopatici.
A cosa serve la risonanza magnetica del cuore?
La risonanza magnetica del cuore serve a studiare la maggior parte delle patologie cardiache, tra cui la cardiopatia ischemica, le cardiomiopatie a fenotipo dilatativo, ipertrofico, le miocarditi e le cardiopatie congenite, cioè che sono presenti fin dalla nascita, ma anche le valvulopatie, le malattie del pericardio, le patologie vascolari, i tumori cardiaci.
Quando effettuata con mezzo di contrasto, la RM cardiaca è l’unica metodica che, a oggi, permette al medico di vedere eventuali danni strutturali del cuore, anche pregressi, come ad esempio un infarto, una miocardite, un’infiammazione del pericardio.
Sono previste norme di preparazione?
Al momento della prenotazione dell’esame, il paziente riceve le informazioni previste per la preparazione alla RM del cuore, che variano se con o senza mezzo di contrasto. In generale è raccomandato osservare il digiuno da 6-8 ore prima dell’esame, mentre è possibile bere la quantità necessaria di acqua per l’assunzione dei farmaci abituali. In caso di diabete, è raccomandato consultare il proprio medico di riferimento per eventuali variazioni della terapia in corso.
Al paziente è raccomandato portare i risultati della Creatininemia effettuata su prelievo di sangue non oltre i 3 mesi precedenti la RM del cuore, eventuali esami radiologici precedenti, la prescrizione medica (rossa, dematerializzata o su carta intestata) per la prenotazione SSN della RM cardiaca, con la dicitura dell’esame richiesto e il quesito diagnostico, e una fotocopia della stessa da presentare al personale sanitario.
La risonanza magnetica del cuore può essere effettuata anche in regime privato e con assicurazione.
Ci sono controindicazioni alla RM del cuore?
La RM del cuore è controindicata per:
- persone portatrici di pacemaker o di dispositivi ad attivazione magnetica, come elettrodi e neurostimolatori, che non possono sottoporsi a questo tipo di esame. In caso di pacemaker compatibili con studi di Risonanza, è necessario segnalarne la presenza al momento della prenotazione, in modo da attivare un percorso dedicato
- donne nel primo trimestre di gravidanza
- persone con presenza di parti metalliche nel corpo, ad esclusione delle protesi (endoprotesi) che in genere, sono compatibili con i campi magnetici; in ogni caso, è bene chiedere al proprio medico se esistono eventuali incompatibilità con l’esecuzione della RM.
In caso esista il dubbio della presenza o meno di parti metalliche all’interno del corpo, il paziente dovrà informare il personale medico che potrà disporre l’esecuzione preliminare di radiografie che consentano di verificarne l’effettiva presenza.
È un esame doloroso o pericoloso?
La RM del cuore è un esame indolore che non rappresenta alcun pericolo per la salute della persona. In alcuni casi, il paziente può avvertire fastidioso il rumore dell’apparecchiatura per la risonanza; per evitare il fastidio, il personale fornirà delle cuffie per ridurre il rumore percepito.
Come si effettua la risonanza magnetica al cuore?
Durante l’esame, il paziente giace sdraiato sul lettino all’interno di un grande tubo magnetico mentre vengono acquisite le immagini, dopo il posizionamento di elettrodi per il monitoraggio del battito cardiaco e delle bobine di superficie. Il procedimento è completamente indolore e non invasivo. Durante l’esame, che dura in media 30-40 minuti, viene chiesto al paziente di eseguire brevi apnee, in modo da acquisire immagini del cuore in assenza dei movimenti del torace necessari alla respirazione; a circa metà dell’esame potrebbe essere somministrato il mezzo di contrasto per via endovenosa.