Cos’è la risonanza magnetica fetale
La risonanza magnetica fetale è un esame diagnostico di approfondimento per valutare e studiare patologie fetali riscontrate all’ecografia morfologica. Si tratta di una normale risonanza che non utilizza raggi X ma campi magnetici innocui in gravidanza, che permette di ottenere immagini ad alta definizione dello sviluppo del feto.
A cosa serve la risonanza magnetica fetale?
Se durante gli esami di screening neonatale emergono dubbi sullo sviluppo del feto, la risonanza magnetica fetale serve a valutare il distretto corporeo in cui, all’esame ecografico, è emerso il sospetto di una patologia, anche di tipo neurologico.
Come si svolge la risonanza magnetica fetale?
Durante la risonanza magnetica, la donna in gravidanza viene fatta sdraiare supina sul lettino mobile dell’apparecchiatura di risonanza. Alla donna viene chiesto di restare il più possibile immobile durante l’esame. Dal momento che non è possibile impedire al feto di muoversi, è fondamentale la collaborazione della donna per tutta la durata dell’esame, al fine di non perdere il centraggio sull’area del feto di cui si stanno acquisendo le immagini.
Quanto dura la risonanza magnetica fetale?
In genere, l’esame di RM fetale dura circa 20 minuti.
Esistono controindicazioni alla risonanza magnetica fetale?
La RM fetale non ha controindicazioni né per la salute della donna né per quella del feto, o per il decorso della gravidanza, e non è prevista alcuna sedazione per favorire l’acquisizione delle immagini. L’unica controindicazione è la presenza accertata prima dell’esame di dispositivi metallici materni incompatibili con la risonanza magnetica.
Sono previste norme di preparazione per la risonanza magnetica fetale?
Non è prevista alcuna preparazione prima dell’esame. Il medico radiologo ha un colloquio conoscitivo con la donna che ha lo scopo di rassicurare e informare la donna, in modo da affrontare la risonanza con serenità.