Cos’è e a cosa serve la spirometria?
La spirometria è un test non invasivo della funzione respiratoria, che viene effettuato a scopo diagnostico e per il monitoraggio di diverse malattie dell’apparato respiratorio. L’esame viene effettuato per rilevare il volume d’aria inspirato ed espirato, e l’intensità del flusso di respiro.
Esistono diversi tipi di spirometria, con scopi diagnostici o di monitoraggio specifici di particolari aspetti della funzione polmonare. La spirometria semplice è il test più comune, e serve a misurare i volumi e i flussi d’aria di base, come la capacità vitale forzata (CVF), il volume espiratorio forzato in un secondo (FEV1) e il rapporto FEV1/CVF, mentre la spirometria con test di broncodilatazione prevede la somministrazione di un broncodilatatore per via inalatoria e serve a valutare eventuali miglioramenti nella funzione polmonare dopo il suo utilizzo. La spirometria globale con tecnica pletismografica serve a valutare la funzione polmonare in un ambiente speciale (una cabina trasparente sigillata) per determinare diversi volumi polmonari. Per la misurazione degli scambi gassosi nei polmoni, si effettua il test della diffusione del monossido di carbonio (DLCO), mentre il test di provocazione con metacolina valuta la reattività ed eventuali cambiamenti della funzione polmonare nel paziente esposto a un agente (la metacolina) broncocostrittore.
Come si esegue la spirometria?
La spirometria si esegue respirando, secondo le modalità indicate dal personale sanitario specializzato, attraverso un boccaglio inserito tra i denti e collegato un’apparecchiatura per la misurazione della funzione respiratoria (spirometro).
A seconda del tipo di spirometria, il paziente esegue diversi tipi di esercizi respiratori. La durata dell’esame varia, a seconda del tipo di spirometria, tra 10 e 90 minuti. In genere, il risultato dell’esame viene fornito al paziente al termine della spirometria, e subito dopo la persona può tornare alle proprie attività quotidiane..
Sono previste norme di preparazione?
La preparazione consigliata per la spirometria prevede di evitare sforzi intensi per almeno 30 minuti prima dell’esame, evitare il fumo di sigaretta per 24 ore prima del test, non mangiare 2 ore prima e non bere alcolici fino a 4 ore prima dell’esame. Può essere necessario sospendere eventuali terapie con broncodilatatori, seguendo le indicazioni del medico.
È consigliabile indossare indumenti che non comprimono la respirazione.
In quali casi si effettua la spirometria?
In genere, la spirometria si effettua in presenza di disturbi respiratori, tosse persistente e mancanza di fiato, oppure in caso di sospetto o per il monitoraggio di patologie broncopolmonari quali BPCO, polmonite, asma, fibrosi cistica, fibrosi polmonare idiopatica, bronchiectasie, post COVID.
Inoltre, la spirometria si effettua di routine prima di alcuni interventi chirurgici, per l’emissione di certificato di idoneità per determinate attività sportive, nel monitoraggio di alcune malattie, e come screening nelle persone a rischio per patologie polmonari.
Esistono controindicazioni alla spirometria?
La spirometria non ha controindicazioni, può essere eseguito a qualsiasi età, in persone che sono in grado di seguire le indicazioni all’esecuzione dell’esame da parte del personale sanitario. Tuttavia, il medico può valutare di non far eseguire l’esame a persone con ipertensione non in trattamento che hanno avuto un recente infarto o angina instabile, oppure che hanno avuto interventi recenti alla testa, occhi e stomaco. in tutti questi casi l’esame va svolto solo quando la persona è completamente guarita o è in condizioni ritenute stabili.
La spirometria è dolorosa o pericolosa?
La spirometria non è dolorosa e neppure pericolosa. A causa delle manovre respiratorie richieste e dello sforzo all’espirazione, dopo l’esame si possono avvertire lievi e temporanei sintomi di vertigini, instabilità, stanchezza, pressione alla testa, dolore al torace, allo stomaco e agli occhi.