Cos’è?
L’isteroscopia operativa è una procedura endoscopica che prevede l’inserimento nella vagina di un isteroscopio, uno strumento sottile con una telecamera e una luce che raggiunge l’utero, come quello usato per l’isteroscopia diagnostica.
A cosa serve?
L’isteroscopia operativa serve a trattare alcune malattie che colpiscono l’utero, sia nel corpo che nella cervice (collo dell’utero), come ad esempio piccoli interventi per:
– asportazione di polipi e piccoli fibromi, specie se peduncolati
– correzione di lievi malformazioni uterine.
Durante la procedura è possibile anche prelevare campioni di tessuto da analizzare con un esame istologico.
Sono previste norme di preparazione all’esame?
Dato che l’isteroscopia operativa prevede la somministrazione di un anestetico, alcuni giorni prima vanno eseguiti esami ematochimici e un elettrocardiogramma. Pertanto, la preparazione prevede:
- digiuno dalla sera prima
- depilazione nella zona interessata.
Come si esegue?
L’isteroscopia operativa si esegue in sala operatoria (anche se in alcuni casi può svolgersi in ambulatorio) e richiedere anestesia locale o anestesia in sedazione. Prima dell’inserimento dell’isteroscopio, le pareti dell’utero vengono dilatate con l’insufflazione di anidride carbonica o soluzione fisiologica.
Trattandosi di una procedura chirurgica che richiede una anestesia locale/sedazione, è necessario essere accompagnati a casa da un’altra persona.
Quanto dura?
L’isteroscopia operativa dura tra i 15 e i 60 minuti, dipendendo dalla complessità dell’intervento.
La procedura è dolorosa e/o pericolosa?
L’isteroscopia operativa in sè non è dolorosa, ma nei giorni successivi si possono manifestare:
– dolore ad addome, schiena e spalla
– difficoltà a concentrarsi come conseguenza dell’anestesia (per un massimo di 15-20 giorni)
– perdite vaginali.
Questi fastidi tendono a risolversi autonomamente e non devono destare preoccupazione.
Cosa succede dopo la procedura?
Se in day hospital, la paziente viene dimessa dopo alcune ore di osservazione precauzionale. Inoltre, per le 48 ore seguenti non dovrà eseguire attività che richiedono particolare concentrazione. Se invece l’esame è stato eseguito in regime di ricovero ospedaliero, la paziente rimane in ospedale per 1-2 giorni prima di poter tornare a casa.
Ci sono possibili complicanze?
L’isteroscopia generalmente non comporta complicanze né a breve né a lungo termine. Molto raramente, possono verificarsi perforazione dell’utero e/o insorgenza di infezioni, ma che sono risolvibili con il trattamento domiciliare a base di antibiotici. Sempre molto raramente, può verificarsi anche una reazione vagale con sudorazione, temporaneo rallentamento del battito cardiaco e abbassamento della pressione arteriosa causata dalla stimolazione del collo dell’utero.
Dopo quanto tempo si torna alle attività quotidiane?
Si può tornare alle normali attività quotidiane dopo una breve convalescenza domiciliare, priva di particolari accorgimenti. Per quanto riguarda i rapporti sessuali, si consiglia di evitarli per i primi 2-3 giorni o comunque finchè terminano le perdite vaginali conseguenti all’operazione.