La MOC è l’esame che permette di determinare la mineralizzazione ossea, ovvero la quantità di calcio presente nelle ossa, fornendo un grado di osteoporosi. Ridotti livelli di mineralizzazione ossea sono indice di osteopenia, cioè riduzione della densità ossea, che possono portare a osteoporosi nelle situazioni di più grave perdita di densità ossea. Come l’osteoporosi, anche l’osteopenia può aumentare il rischio di fratture.
A cosa serve?
La MOC viene utilizzata per determinare:
- la predisposizione all’osteopenia
- la comparsa dell’osteoporosi
Dai risultati ottenuti, è possibile consigliare al paziente quali azioni e provvedimenti sono necessari per arrestare l’evoluzione della malattia (per esempio, dieta e attività fisica, terapia farmacologica, ecc.)
A chi serve?
Le donne in menopausa sono più a rischio di osteoporosi causata dalla riduzione degli estrogeni, ma può insorgere anche negli uomini anziani.
- donne con fattori di rischio per l’osteoporosi (es: menopausa precoce)
- donne che hanno avuto pregresse fratture a basso impatto (ovvero provocate da un trauma lieve) anche in giovane età
- eccessiva magrezza (BMI ≤ 19 Kg/m2)
- adulti che soffrono di mal di schiena (non legati a patologie erniarie o artrosiche) o perdita di altezza di almeno 3 cm
- persone con riscontri all’esame radiografico (RX) di ossa rarefatte o con misconosciute fratture da compressione vertebrale
È importante che tutte le donne in menopausa si sottopongano alla MOC. I controlli annuali o biennali, definiti a seconda dei risultati, consentono di valutare un eventuale avanzamento dell’osteopenia/osteoporosi, e monitorare la risposta del paziente alle terapie.