Che cos’è?
Il tampone vaginale è un esame veloce e indolore che consiste nel prelievo delle secrezioni vaginali per valutare l’eventuale presenza di infezioni vaginali.
A cosa serve?
Il tampone vaginale serve a stabilire se gli organi riproduttori femminili sono stati colpiti da un’infezione batterica e, in caso affermativo, individuare quale famiglia di microrganismi l’ha causata. Infatti, può trattarsi di:
- proliferazione incontrollata dei batteri che alterano l’ecosistema vaginale (vaginosi batterica)
- sovrabbondanza di lieviti che modificano l’equilibrio della flora batterica vaginale
- presenza di batteri o funghi, come nel caso di Candida o Escherichia coli
- infezioni trasmesse sessualmente (STI) di natura parassitaria, come la Tricomoniasi vaginale, o di natura batterica, come Clamidia e Gonorrea
Quando è indicato?
Il tampone vaginale è indicato quando la donna nota arrossamento o prurito intimo, dolori della zona genitale o durante i rapporti sessuali, perdite inusuali e pesantezza al basso ventre. Tutti questi, infatti, sono sintomi di una possibile infezione batterica.
Come si svolge?
Prescritto ed eseguito esclusivamente dal ginecologo o dall’ostetrica, questo esame prevede l’introduzione di un bastoncino ricoperto di ovatta nelle pareti della vagina, precedentemente dilatate con l’utilizzo dello speculum, un dispositivo medico apposito. L’esame è rapido (circa 10 minuti), non invasivo e non doloroso. Le sostanze prelevate vengono poi analizzate in laboratorio.
Ci sono delle norme di preparazione?
Sì, prima dell’esame con il tampone vaginale bisogna:
- dalla sera precedente, evitare lavande vaginali e introduzione nella vagina di prodotti per l’igiene intima
- 3-4 giorni prima, sospendere l’applicazione di farmaci locali e terapie antibiotiche per vie generali
Inoltre, il tampone vaginale non può essere effettuato durante il periodo di flusso mestruale, mentre può essere effettuato senza controindicazioni durante la gravidanza.